24 Gennaio 2017, 08:30
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PALERMO – Torna De Zerbi, no spazio a Ballardini, macchè si prosegue (forse) con Corini. Quello che sta andando in scena in questo momento nel capoluogo siciliano ha qualche punto di contatto con le commedie dell’arte settecentesca in cui i protagonisti, in questo caso il presidente del Palermo Maurizio Zamparini e gli ultimi tre allenatori scelti dallo stesso patron friulano nell’attuale stagione di serie A, interpretano i propri ruoli senza discostarsi dal canovaccio iniziale. Il numero uno di viale del Fante, dopo la riunione fiume intercorsa durante la giornata di ieri con il ds Nicola Salerno, è infatti giunto alla conclusione che già in molti paventavano, ovvero riconfermare Eugenio Corini sulla panchina del Palermo nonostante la volontà di affidare la guida tecnica a qualcun altro.
Quel qualcun altro poteva essere nuovamente Roberto De Zerbi, con l’ex tecnico del Foggia che già all’indomani della sconfitta dei rosanero contro l’Empoli era stato contattato una prima volta rispondendo picche a Zamparini che avrebbe volentieri fatto un secondo tentativo con il giovane allenatore che ha stabilito il record negativo di sconfitte in serie A della sua squadra. Vista la ferma intenzione di sostituire Corini il patron rosanero ha quindi virato con decisione verso Davide Ballardini, che decise di rescindere il contratto con la società siciliana esattamente dopo il pari nel girone d’andata contro l’Inter viste le incomprensioni con la società e il presidente dal punto di vista programmatico. Incomprensioni fra il mister ravennate e il Palermo che nemmeno ieri durante il summit di Vergiate sono state evidentemente superate.
Ballardini, così come accaduto già una settimana fa dopo il 4-1 dei rosanero a Reggio Emilia contro il Sassuolo, si è negato ad un ritorno (per quella che sarebbe stata la quarta esperienza considerando le due della passata stagione, ndr) in sella alla panchina dei siciliani lasciando Zamparini con l’amaro in bocca e sopratutto la patata bollente Corini da dover risolvere. Al termine dell’ennesima riflessione a tu per tu con Salerno, suo consigliere in questo delicatissimo momento per le sorti del club, dunque la decisione di puntare su chi già sulla panchina del Palermo lotta, e sopratutto ancora crede alla salvezza, domenica dopo domenica nonostante i risultati ottenuti portino dritti ad una retrocessione in serie B. In serata Corini è ancora l’allenatore del Palermo, anche se l’ex capitano rosanero subito dopo la gara con l’Inter aveva chiesto delle certezze disattese ancora una volta.
E arriviamo dunque al penultimo atto, Corini lascerà o no la barca in piena tempesta? Data la mancanza di chiarezza da parte della società, che già a fine gennaio sembra aver intenzione di tirare i remi in barca programmando già il prossimo campionato cadetto, gli indizi porterebbero ad una risposta più che affermativa. L’allenatore di Bagnolo Mella in più d’una occasione ha infatti già dichiarato d’essere stato fortemente tentato dal lasciare Palermo dopo la pubblica delegittimazione di Zamparini, posto poi ritornare sui suoi passi puntando sulla sua dignità da professionista e sul lavoro svolto fino ad ora con un gruppo che segue i dettami del bresciano. Le dimissioni del Genio però stavolta, visti i continui tentativi da parte del presidente di rimpiazzarlo e lo scarso impulso profuso dalla dirigenza per rinforzare la squadra col mercato di gennaio, sembrano davvero ad un passo dalla scrivania del presidente rosanero che dovendo rinunciare anche senza Corini a quel punto, messo con le spalle al muro dai suoi ultimi tre allenatori, dovrà davvero inventarsi qualcosa.
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24 Gennaio 2017, 08:30