04 Maggio 2020, 06:03
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Dallo sport agli spostamenti nelle seconde case, fino alla riapertura di alcune attività commerciali, bar e ristoranti compresi, ma solo per asporto e domicili. Da oggi prende il via anche in Sicilia la ‘Fase 2’, dopo il lockdown che nell’Isola è riuscito ad evitare una maggiore diffusione del contagio del Covid-19: la curva in Sicilia è in costante discesa, con numeri che nella giornata di domenica hanno confermato il calo dei ricoveri e l’aumento dei guariti. Tre casi in più, però, si sono registrati nella provincia di Palermo, dieci nel Catanese, altri quattro tra Messina e Siracusa. (Leggi gli ultimi dati). Un trend complessivamente stabile, che fa ben sperare e incoraggia i siciliani a ripartire, ma con l’invito alla prudenza arrivato da più fronti. “Il virus è ancora pericoloso – ha detto ieri il ministro alla Salute Roberto Speranza – e sono preoccupato, siamo ancora dentro la crisi”.
Una ripartenza che permetterà ad alcune attività di aprire nuovamente le porte e ai cittadini di uscire di casa, oltre che per fare la spesa o per motivi di salute, anche per l’attività motoria nei parchi che riaprono e per far visita a parenti e “affetti stabili”, sempre giustificando ogni spostamento con l’autocertificazione, che è stata aggiornata. (Clicca qui per scaricare il modulo). Ecco nel dettaglio che cosa riapre, che cosa no e cosa si potrà fare da oggi:
MANIFATTURA: ripartono la manifattura, le costruzioni, il commercio all’ingrosso legato ai settori in attività. Secondo i consulenti del lavoro torneranno al lavoro 4,4 milioni di persone in tutta Italia.
RISTORAZIONE: bar e ristoranti potranno riprendere l’attività solo con la consegna a domicilio o con l’asporto.
COMMERCIO: restano sospese le attività commerciali al dettaglio diverse da quelle già autorizzate (alimentari, igiene della persona, edicole, farmacie e parafarmacie, tabaccai, librerie, negozi di vestiti per bambini e neonati, fiori e piante e molto presto anche negozi di biciclette). In Sicilia è consentita la riapertura delle attività per la toelettatura degli animali domestici.
VISITE A PARENTI: saranno consentite visite “per incontrare i congiunti”, pur rimanendo il divieto di assembramenti. Per congiunti si intende “i coniugi, i rapporti di parentela, affinità e unione civile, nonché le relazioni connotate da duratura comunanza di vita e di affetti”, dunque coppie di fatto, indipendentemente dal sesso. Sono esclusi gli amici.
NO FUORI REGIONE: gli spostamenti per i motivi consentiti sono permessi solo nella stessa regione di residenza.
SECONDE CASE: in Sicilia è consentito recarsi nella seconda casa, a patto che le famiglie non facciano la spola con la principale abitazione, ma vi rimangano per la stagione.
TRASPORTI PUBBLICI: i mezzi pubblici saranno uno dei punti critici della ripartenza. Le regioni hanno il compito di indicare norme per assicurare il loro funzionamento pur nel rispetto del distanziamento. In particolare, ogni passeggero potrà salire sui mezzi pubblici solo se sarà munito di mascherina. Per assicurare il rispetto della distanza di sicurezza di almeno un metro tra un singolo viaggiatore ad un altro, sia seduti che in piedi, su tutti i mezzi sono stati apposti degli adesivi che indicheranno il corretto posizionamento da mantenere durante il tragitto. L’obbligo dell’ingresso su bus e tram con la mascherina sarà indicato con appositi cartelli collocati all’ingresso dei mezzi stessi. Inoltre saranno costantemente divisi i flussi di entrata e di uscita.
PARCHI: vengono riaperti al pubblico parchi e giardini, non le aree gioco per i bimbi, ma va mantenuto il distanziamento. Le visite dovranno essere prenotate. (Leggi quali ville riapriranno a Palermo)
ATTIVITA’ MOTORIA E SPORT: In Sicilia scatta il via libera alla pratica degli sport individuali, “purché nel rispetto della distanza di sicurezza interpersonale”. La misura di alleggerimento – contenuta nell’ordinanza firmata lo scorso 30 aprile dal presidente della Regione, Nello Musumeci – è disciplinata da una circolare dell’assessorato alla Salute. Nel documento, in cui si escludono di fatto tutti gli sport di squadra, viene infatti specificato che “l’attività sportiva deve essere svolta esclusivamente in forma individuale e non ammette – né prevede – alcun contatto fisico” che potranno essere praticati in luoghi aperti. La circolare chiarisce inoltre che è “ammessa la pratica di qualsiasi sport, esclusivamente e rigorosamente in forma individuale, che contempli l’utilizzo di un attrezzo”. Così si potranno nuovamente praticare, ad esempio, tutte le discipline su due ruote, ma anche tennis, padel, tennis tavolo o pattinaggio, windsurf, surf, etc. Via libera anche alla “pesca subacquea, apnea, diving e nuoto in acque libere, purché esercitati nel sito più vicino alla propria abitazione”. Come previsto dall’ordinanza del presidente della Regione sì anche a canoa, canottaggio e vela, equitazione, golf e ovviamente atletica, ma anche alla pesca sportiva: tutte discipline che si possono praticare “purché nel rispetto della distanza di sicurezza interpersonale e delle norme relative al contenimento del contagio”. La circolare dell’assessorato alla Salute specifica inoltre che nei circoli e nelle strutture sportive private, i legali rappresentanti dovranno far rispettare tutte le misure in materia di sanificazione, di distanziamento interpersonale e di utilizzo dei dispositivi di protezione individuale e di sicurezza (mascherine, guanti, termoscanner e saturimetro). Nelle strutture, all’intero delle quali potranno accedere solo gli iscritti, dovrà essere individuato un supervisor che avrà il compito di “monitorare ed assicurare costantemente il regolare espletamento delle attività”.
UNIVERSITA’: gli Atenei possono svolgere esami e sessioni per tesi di laurea in presenza, mantenendo le condizioni di distanziamento; sì anche a laboratori e tirocinii.
FUNERALI E CIMITERI: sono consentiti i funerali, ma con un massimo di 15 persone e obbligo di mascherine, e la visita nei cimiteri ma restano per ora vietate le messe.
Nel frattempo non si fermano le polemiche sul fronte dei rientri dal Nord dei fuorisede, lavoratori o studenti. Nelle ultime ore è stata lanciata su change.org una petizione (Leggi qui). Chi si trova lontano dall’Isola dice di avere adesso la necessità di tornare a casa, ma la Sicilia, come ha disposto il governatore Nello Musumeci, resterà ‘blindata’ almeno fino al 17 maggio. “L’ingresso nella regione – ha detto l’assessore regionale alla Salute, Ruggero Razza – è normato da un decreto del ministro dei Trasporti, di concerto con il ministro della Salute, che disciplina le modalità con cui si rientra nel nostro territorio. Si tratta di un provvedimento, giudicato da tutti essenziale nella fase della diffusione del contagio, che ha raccolto la richiesta di limitare l’accesso all’Isola che il presidente Musumeci avanzava già dalla fine del mese di febbraio. Il tema del ricongiungimento familiare per stato di necessità è già previsto in quel provvedimento e non necessita di alcuna autorizzazione nuova. Tuttavia, nelle prossime ore, valuteremo provvedimenti finalizzati a favorire il rientro dei fuorisede, che già oggi possono fare accesso nell’Isola, per come previsto dalla disciplina del ricongiungimento familiare. E’ facile dire facciamo entrare tutti, ma esistono ancora oggi regioni con contagi di molte migliaia di persone, quindi serve gradualità e prudenza”.
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