22 Marzo 2020, 08:53
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Questo il quadro riepilogativo della situazione nell’Isola, aggiornato alle ore 12 di oggi (lunedì 23 marzo), in merito all’emergenza Coronavirus, così come comunicato dalla Regione Siciliana all’Unità di crisi nazionale.
Dall’inizio dei controlli, i tamponi validati dai laboratori regionali di riferimento (Policlinici di Palermo e Catania) sono 6.375. Di questi sono risultati positivi 721 (91 + di ieri), mentre, attualmente, lo sono 681, (+85 rispetto a ieri).
Risultano ricoverati 310 pazienti – 35 più di ieri – (39 a Palermo, 117 a Catania, 72 a Messina, 0 ad Agrigento, 15 a Caltanissetta, 22 a Enna, 7 a Ragusa, 24 a Siracusa e 14 a Trapani) di cui 60 in terapia intensiva, mentre 371 sono in isolamento domiciliare, 27 guariti (11 a Palermo, 6 a Catania, 5 a Messina, 2 ad Agrigento ed Enna, 1 a Ragusa) e 13 deceduti (1 a Caltanissetta, Agrigento e Siracusa, 6 a Catania e 4 Enna).
I deceduti sono 13, l’ultimo è un uomo di 91 anni ricoverato a Partinico.
Le lunghe file a Messina
Notte di tensione a Messina, con le auto in fila per sbarcare in Sicilia. A lanciare l’allarme è stato il governatore Nello Musumeci. “Mi segnalano appena adesso che a Messina stanno sbarcando dalla Calabria molte persone non autorizzate – ha scritto Musumeci su Facebook – Non è possibile e non accetto che questo accada. Ho chiesto al prefetto di intervenire immediatamente. C’è un decreto del ministro delle Infrastrutture e del ministro della Salute che lo impedisce. Pretendo che quell’ordine venga rispettato e che vengano effettuati maggiori controlli alla partenza. Il governo nazionale intervenga perché noi siciliani non siamo carne da macello”. Poi è lo stesso Musumeci a lanciare un nuovo messaggio, stavolta dai toni distensivi: “Ho appena avuto conferma dalla prefettura di Messina che saranno ulteriormente intensificati i controlli sullo Stretto Possono passare, alla luce del provvedimento nazionale, solo i pendolari che svolgono servizio pubblico, come sanitari, forze armate e di polizia. Basta. Stiamo facendo sacrifici enormi e bisogna dare certezze a tutti i cittadini che questa fase è seguita con impegno”. Resta da capire se davvero siano stati fatti tutti i controlli, se sia stato un rientro di soli soggetti autorizzati. La chiusura delle fabbriche al Nord e le nuove restrizioni hanno fatto esplodere di nuovo il rischio di una ulteriore ‘fuga’ verso il Sud. Per questo il ministro della Salute e il ministro dell’Interno hanno adottato una nuova ordinanza per impedire gli spostamenti in un Comune diverso da quello in cui ci si trova: poco dopo, alcuni passeggeri diretti verso il Sud Italia. Ieri pomeriggio alcune persone sono state respinte alla stazione di Milano. Poi la notte di tensione a Milano.
LA DIRETTA DI LIVESICILIA
20.00 – “La seduta dell’Aula è prevista per martedì 31 marzo e sarà dedicata ai temi finanziari relativi all’emergenza Coronavirus. Così come per la scorsa seduta, saranno presenti soltanto i capigruppo, le due commissioni interessate, Sanità e Bilancio e i membri del Consiglio di presidenza. A partire da dopodomani, Palazzo Reale sarà, invece, chiuso per un’ulteriore operazione di sanificazione, questa volta relativa agli impianti di aerazione”. Così il presidente dell’Ars, Gianfranco Miccichè, che ha aggiunto: “L’Ars non è stata chiusa neanche un giorno. Abbiamo sempre lavorato anche se utilizzando lo smartworking”.
19.30 – “Non rispondono al vero le accuse del presidente Musumeci – mosse per di più in un momento in cui le istituzioni dovrebbero mostrarsi unite nel fronteggiare l’emergenza – secondo le quali sarebbe in atto un flusso incontrollato verso le coste siciliane, tant’è che, ieri, tutte le persone che hanno traghettato sono risultate legittimate a farlo”. Così il Viminale replica al governatore siciliano. Il Viminale precisa che “i transiti giornalieri per la Sicilia hanno fatto registrare una costante diminuzione dai 2.760 di venerdì 13 marzo ai 551 di ieri, domenica 22 marzo.
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19.00 – “Ho fatto rintracciare una comitiva di francesi che su una Renault 4 ha attraversato indisturbata l’Italia è ieri, verso mezzanotte, ha attraversato lo Stretto di Messina. Li abbiamo fatti pedinare attraverso la Polizia municipale di Messina e in seguito sono stati bloccati ad Acitrezza dai carabinieri e dalla polizia municipale locale, mentre cercavano di ricongiungersi a un’altra comitiva di francesi. Li abbiamo fatti mettere subito in in quarantena”. Lo dice il sindaco di Messina, Cateno De Luca. “Stasera – conclude – attendo alle 20 il presidente della Regione Nello Musumeci al porto di Messina, alla rada San Francesco, perché così le sue ordinanza sono carta igienica. Ribadisco che è inutile continuare a protestare dai social network, occorre scendere in trincea e sporcarsi le mani”.
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18.15 – Due anziani sono morti all’ospedale di Enna, entrambi erano positivi al Coronavirus. Lo rende noto l’Asp
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17.45 – Due Comuni siciliani, Agira, nell’Ennese, e Salemi, in provincia di Trapani, da domani diventano “zona rossa”. Lo ha deciso il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci, sentiti i rispettivi sindaci. Fino al 15 aprile, nei due centri ci sarà il divieto di accesso e di allontanamento dal territorio comunale e la sospensione di ogni attività degli uffici pubblici, ad eccezione dei servizi essenziali e di pubblica utilità.
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17.00 – Si registrano nuovi casi di coronavirus nel Palermitano. A Campofelice di Roccella e Gangi i primi due, il secondo a Cinisi. Inoltre, oggi è morto un paziente al Covid hospital di Partinico: la struttura sanitaria è da alcuni giorni completamente dedicata all’accoglienza di chi è positivo al virus. L’uomo aveva 90 anni ed era ricoverato da ieri.
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16.00 “Stiamo acquisendo nella nostra disponibilità alcune centinaia di posti letto negli alberghi, che in questo periodo non lavorano. Ne abbiamo già trovati 150 a Palermo, un centinaio nel messinese e oltre 200 nel catanese. Nel pomeriggio e in serata firmiamo i contratti”. Così il governatore della Sicilia, Nello Musumeci, parlando in diretta Fb per spiegare le mosse della Regione per fronteggiare l’emergenza coronavirus.
Le altre dichiarazioni del governatore
12.14 – E’ morto il dirigente regionale Calogero Rizzuto, già soprintendente ai Beni culturali, direttore del Parco Archeologico di Siracusa, Eloro e Villa del Tellaro e del Museo Paolo Orsi. Era risultato positivo al Coronavirus nei giorni scorsi. Era ricoverato in terapia intensiva a Siracusa.
11.54 – Candiani: “Musumeci torni indietro sulla chiusura domenicale dei supermercati”
11.48 – Adconsum: “I Comuni diano una mano nelle consegne dei negozi”
11.24 – “Questa mattina ho visto video e foto del flusso incontrollato di macchine che stanotte hanno attraversato lo Stretto dalla Calabria per raggiungere la Sicilia. Mi sono reso conto che qua c’è qualcuno che gioca con la nostra vita e la nostra pazienza”. A dirlo il sindaco di Messina Cateno De Luca in una nota dopo “l’arrivo centinaia di persone nonostante le ordinanze restrittive”. “Bene, la mia pazienza è finita – aggiunge – sto preparando una diffida contro il Governo nazionale, il Prefetto di Messina, di Reggio Calabria e dei Questori: voglio capire che cosa è successo stanotte. Voglio la prova e il riscontro dei controlli fatti e li voglio entro stasera. Io oggi sarò lì, a costo di bloccare la nave. Invito anche il presidente Musumeci a seguirmi: basta con le proteste isolate. Venga con me stasera sulla sponda dello Stretto. Non permetta a nessuno di giocare con la pazienza dei siciliani. Stasera, a costo di farmi arrestare per l’ennesima volta – annuncia – non permetterò altri vergognosi esodi. Inoltre, farò un’ordinanza per bloccare il transito selvaggio delle persone sullo Stretto, in ottemperanza al decreto emanato ieri dai ministri Speranza e Lamorgese. Chi dovrà passare – anticipa il sindaco di Messina – lo deve comunicare almeno 2 ore prima, per permettere i controlli e decidere se può transitare o stare fuori dalla Sicilia”. “Dovete smetterla – afferma ancora De Luca – di emanare provvedimenti se poi non avete la forza di farli applicare, perché è un’umiliazione per me che sono in trincea e non nei Palazzi dorati. È umiliante anche per chi continua a stare murato in casa. Cari ministri, prefetti e questori, organizzatevi perché io stasera sarò lì, a non fare passare nessuno. Non ci lasceremo più prendere in giro – chiosa il sindaco di Messina – si deve realmente schierare l’esercito sulle sponde dello Stretto”. (ANSA).
11.20 – Il sindaco di Pozzallo: “Requisiamo gli alberghi per gli isolamenti”
10.20 – Cresce il numero dei contagiati in provincia di Ragusa. Da ieri sera una donna ultracinquantenne di Scicli è ricoverata nella divisione malattie infettive dell’Ospedale ‘Maggiore’ di Modica. Dal 5 al 12 marzo era stata in crociera e appena rientrata si trovava in isolamento ma da qualche giorno ha cominciato ad avere i sintomi e ieri è stata ricoverata. Ad annunciare il nuovo caso di coronavirus nel Ragusano è stato il sindaco di Scicli, Enzo Giannone che raccomanda ai suoi cittadini di “moltiplicare le attenzioni”. “Dopo il caso di ieri – dice il sindaco di Scicli – sono stati immediatamente attivati tutti i protocolli di sicurezza e i controlli per isolare il caso, sia da parte dell’Asp che da parte della Polizia municipale. Questo dimostra che dobbiamo davvero restare tutti a casa e evitare i contatti per evitare i contagi”.
10.12 – Un picnic nei portici di un edificio popolare, in barba alle norme sul distanziamento sociale emanate dal governo per il contenimento del coronavirus, e così per sette giovani di Siracusa è scattata la denuncia da parte della polizia. Si tratta di quattro uomini e tre donne. Uno dei sette era anche sottoposto a sorveglianza speciale e ha subito una denuncia anche per avere violato la misura.
9.57 – “Più personale per le sedi siciliane della Seus 118”. Lo ha chiesto stamane la Ugl Sicilia con una nota inviata al presidente della Regione, Nello Musumeci, ed agli assessori regionali Ruggero Razza e Gaetano Armao. Nell’appello il sindacato lamenta come, “allo stato attuale, con la grave emergenza in atto la mole di lavoro è aumentata, anche in relazione ai casi di sospetto Coronavirus da prelevare e trattare per il trasferimento nei punti Covid”. “Il personale è esausto per il lavoro massacrante e particolarmente impegnativo e, tra malattia, pensionamenti. Trasferimenti e assenze motivate a vario titolo, a coprire i turni non bastano più neanche le numerose ore di straordinario accordate – dicono i segretari regionali delle federazioni Sanità e Medici, Carmelo Urzì e Raffaele Lanteri. Per questo, chiediamo al Governo regionale che apra nell’immediato a delle assunzioni temporanee di autisti soccorritori ed infermieri, per far fronte a questa situazione di eccezionale necessità di risorse umane, marcata da un organico da tempo ridotto al minimo”. “In più chiediamo che venga valutata l’opportunità di dotare tutte le ambulanze di personale medico, considerata la fase altamente delicata – proseguono – che impone una maggiore attenzione in tutta la filiera del soccorso”.
9.43 – Tablet donati agli ospedali di Palermo e Sciacca e indirizzati ai pazienti
9.22 – Altri tre casi a Bagheria, c’è anche un bimbo di 18 mesi
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CORONAVIRUS, ECCO COSA E’ SUCCESSO DOMENICA
21.00 – Nessuna stretta sui supermercati, ma da domani, lunedì 23 marzo, in Italia le attività aperte saranno soltanto quelle ‘essenziali’. Così come annunciato sabato sera dal premier Giuseppe Conte, fino al 3 aprile resteranno aperte attività e industrie nei settori della logistica, dei trasporti, dei farmaci e della sanità, oltre a quelli legati all’energia e all’agroindustria e ai servizi bancari, postali e finanziari. Tutti gli altri settori produttivi saranno chiusi per tentare di arginare il diffondersi del Coronavirus, che oggi in Italia ha fatto ancora una volta registrare numeri drammatici: 651 i decessi in 24 ore, ma si è verificato un calo rispetto al giorno prima, in cui si è assistito al tragico record di quasi ottocento morti. Inoltre, le persone guarite sono state 952, dati che dimostrano che le misure di contenimento stanno funzionando, ma bisogna ancora attendere. “Le prima misure stringenti di contenimento sono state adottate l’11 marzo, quindi ci aspettavamo di vedere risultati a partire da 2-3 settimane. Quindi la prossima settimana sarà da questo punto di vista assolutamente cruciale e ci aspettiamo di vedere un segnale di inversione di tendenza”. L’ha detto Franco Locatelli, presidente del Consiglio superiore di sanità durante la conferenza stampa alla Protezione civile. In Sicilia, nella giornata di domenica, si sono registrati tre decessi, a Caltagirone, Enna e Catania: in tutti e tre i casi, i pazienti con età compresa tra i 77 e gli 86 anni, avevano patologie pregresse, ma sono risultati positivi al Covid-19. E nell’Isola, due possibili focolai mettono in allarme il mondo della Sanità: a Messina e Villafrati sono infatti aumentati i contagi in tre strutture sanitarie. Si tratta dell’Ircss “Bonino Pulejo” per Neurolesi, dove fino ad ora sono stati individuati una trentina di casi tra degenti e personale sanitario, e la casa di riposo “Come d’incanto”, dove salgono a 15 gli anziani positivi. Sedici, invece, le persone contagiate all’interno della Residenza sanitaria assistita nel paese del Palermitano, da cui i pazienti in condizioni più gravi sono stati trasferiti al Civico di Partinico, ormai ospedale dedicato al Covid-19. La chiusura delle fabbriche al Nord e le nuove restrizioni hanno rischiato, nelle ultime ore, di provocare un ulteriore ‘fuga’ verso il Sud. Per questo il ministro della Salute e il ministro dell’Interno hanno adottato una nuova ordinanza per impedire gli spostamenti in un Comune diverso da quello in cui ci si trova: poco dopo, alcuni passeggeri diretti verso il Sud Italia sono stati respinti alla stazione di Milano.
20.00 – “Grazie, grazie davvero a tutti i cittadini”. Il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, esprime i suoi ringraziamenti attraverso un video, commentando il risultato di una domenica con negozi chiusi e strade deserte, all’insegna della lotta al Covid-19.
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19.00 – Quindici anziani positivi all’interno della casa di riposo ‘Come d’incanto’ di Messina. L’appello disperato dei familiari: “Sia loro che il personale della struttura hanno bisogno di aiuto”
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18.00 – Bloccato alla stazione di Milano una nuova ‘fuga’ dal Nord. Numerosi i passeggeri giunti con un’autocertificazione incompleta che hanno dovuto integrarla dopo i suggerimenti dei poliziotti. Alcuni non ce l’hanno fatta oppure non avevano proprio ragioni comprovate per spostarsi .
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17.40 – Da domani lunedì due pattuglie dell’esercito coinvolte nell’operazione ‘Strade sicure’, saranno impiegate a Messina in supporto alle Forze dell’ordine, nei principali punti nevralgici di snodo cittadini, per i controlli degli spostamenti dei cittadini per cercare di contenere la diffusione del coronavirus. Lo comunica la Prefettura dopo una riunione del Comitato Provinciale per l’ordine e la Sicurezza Pubblica.
17.00 – Secondo decesso al Gravina Santo Pietro di Caltagirone. Si tratta di un uomo di 77 anni, ricoverato da metà marzo per le complicazioni dovute all’infezione da Coronavirus. Il paziente originario di Sciacca, le cui condizioni si erano aggravate già da giorni, era costantemente monitorato dal personale del reparto di terapia intensiva. Si registra a Caltagirone il secondo decesso per contagio da Coronavirus in poco più di 48 ore. La situazione al Gravina si fa emergenziale, i posti letto potrebbero esaurirsi già nei prossimi giorni. Ad oggi, l’Ospedale risulta ancora il nosocomio con il più alto numero di ricoverati di tutta la provincia.
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16.30 – Da oggi è fatto divieto a tutte le persone fisiche di trasferirsi o spostarsi con mezzi di trasporto pubblici o privati in un comune diverso da quello in cui si trovano, salvo che per comprovate esigenze lavorative, di assoluta urgenza ovvero per motivi di salute. Lo stabilisce l’ordinanza adottata congiuntamente dal ministro della Salute e dal ministro dell’Interno. Una ordinanza per contrastare i massicci spostamenti da Nord verso il Sud Italia
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15.30 – Nel frattempo si va ricostruendo quanto accaduto all’interno della Rsa di Villafrati, oggi isolata per la presenza di almeno sedici casi di positività al Covid-19. IN base a quanto accertato, gli ospiti della struttura sanitaria assistita avrebbe cominciato ad accusare i sintomi dopo la visita di una ragazza al proprio nonno, ospite della struttura. La giovane è risultata positiva al test 5 giorni dopo la visita: era rientrata dal Nord i primi di marzo. I casi più gravi sono stati trasferiti all’ospedale di Partinico
15.00 – Una donna di 86 anni è morta la notte scorsa nell’ospedale ‘Umberto I’ di Enna. La paziente, affetta da gravi patologie, era risultata positiva al Covid-19. Ne dà notizia l’ Asp di Enna.
14.30 – Un uomo di 84 anni è deceduto la notte scorsa nell’ospedale Garibaldi Nesima di Catania. Il paziente, si legge in una nota dell’azienda, “affetto da altre molteplici gravi patologie, era risultato positivo al Covid-19”.
13.40 – Sale a 630 il numero dei casi positivi al Coronavirus in Sicilia, 140 più di ieri. Attualmente, lo sono 596 persone positive, considerando le 26 guarite e gli otto decessi registrati. Risultano ricoverati 275 pazienti, di cui 55 in terapia intensiva, mentre 321 sono in isolamento domiciliare.
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12.50 – Diciannove denunce in provincia di Caltanissetta per violazioni al decreto del governo per fronteggiare il Coronavirus. Tre giovani sono stati trovati dai carabinieri all’interno di una garage: giocavano a Monopoli. Altre sedici persone si erano recate ad una festa in un appartamento. Nei giorni scorsi, il sindaco della cittadina, Gianfilippo Bancheri, aveva denunciato i comportamenti errati della popolazione attraverso un video diffuso sui social: “Come andrà tutto bene?”
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Guarda il video del sindaco: “Come andrà tutto bene?”
12.20 – Sale ad otto il numero delle persone risultate positive a Salemi, in provincia di Trapani. Ad annunciarlo tramite un video pubblicato su Facebook, il sindaco Domenico Venuti: “Dopo i cinque casi accertati, l’Asp ci ha comunicato l’esito positivo di altri tre tamponi. Ulteriori esami sono in corso, attendiamo il risultato degli altri test su altre persone”.
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11.30 – “Il Coronavirus rischia seriamente di mandare in default gli enti locali siciliani, a causa dei minori incassi che si avranno dalle tasse e dai servizi a domanda individuale e delle maggiori spese per proteggere i cittadini: nel Decreto Cura Italia c’è poco o niente, mentre serve un intervento immediato della Regione e del Governo nazionale o anche i Comuni saranno costretti a fermarsi”. Lo dicono Giuseppe Badagliacca e Nicola Scaglione della Cisal Sicilia.
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10.30 – Sopralluogo, ieri pomeriggio, del presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci, all’ospedale San Marco di Catania. Il governatore, che era accompagnato dall’assessore alla Salute Ruggero Razza e dai dirigenti ospedalieri, ha voluto verificare personalmente lo stato di avanzamento dei lavori per la realizzazione di nuovi posti letto di terapia intensiva per l’emergenza Coronavirus. “Tutto procede – evidenzia il presidente – come previsto. L’allestimento sta andando avanti con celerità, grazie alla mobilitazione di tutto il personale. Stiamo approntando anche venti posti nel reparto di pediatria, in caso di contagio per i bambini”.
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10.00 – Scatta l’isolamento della struttura sanitaria assistita di Villafrati, nel Palermitano: diversi casi di coronavirus sono stati accertati tra gli ospiti.
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9.30 – Altri due casi in provincia di Palermo: i sindaci di Terrasini e Cinisi hanno confermato nelle ultime ore il contagio di un uomo e una donna. Entrambi sarebbero in autoisolamento da diversi giorni
Leggi: “Positivi, ma stanno bene”. Due nuovi casi nel Palermitano
9.00 – Allarme a Messina per due focolai: uno al “Bonino Pulejo”, l’altro in una casa di riposo. Escalation di casi con oltre 50 persone positive. Intanto l’Asp di Messina ha nominato un responsabile per la gestione dell’emergenza coronavirus, si tratta di Carmelo Crisicelli.
Leggi: Messina, due focolai in ospedale e in una casa di riposo
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