Povertà, 43,4 milioni in Sicilia |Quanto riceveranno i Comuni

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30 Marzo 2020, 09:51

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PALERMO – I sindaci lo avevano chiesto subito dopo l’annuncio del premier Giuseppe Conte (“Dateci subito quei fondi, la burocrazia non fermi le risorse contro la povertà”) e il governo sembra avere colto l’appello: dopo l’annuncio è arrivata l’ordinanza firmata dal capo della Protezione civile nazionale Angelo Borelli e così in Sicilia la “solidarietà alimentare” promessa dal governo nazionale per l’emergenza coronavirus si traduce in una iniezione da 43 milioni e 484mila euro per i 390 Comuni dell’Isola. 

Due i criteri adottati per la ripartizione di un plafond complessivo per tutti i Comuni italiani che ammonta a 400 milioni di euro: l’80% è stato ripartito in proporzione alla popolazione residente di ciascun Comune, la restante quota del 20% in base alla differenza tra il reddito pro capite di ciascun Comune e la media nazionale. I fondi saranno trasformati in buoni spesa per l’acquisto di generi alimentari o prodotti di prima necessità. Saranno i Comuni a gestire le risorse individuando la platea dei beneficiari e il relativo contributo “tra i nuclei familiari più esposti agli effetti economici” nati dall’emergenza Covid-19. L’obiettivo, messo nero su bianco dall’ordinanza di Borelli, è quello di “soddisfare le necessità più urgenti ed essenziali” dando “priorità” a chi non gode già di un sostegno pubblico. 

In Sicilia il contributo più consistente è stato assegnato al Comune di Palermo che potrà contare su cinque milioni e 143mila euro, seguono Catania e Messina: per le altre due Città metropolitane siciliane sono stati stanziati rispettivamente due milioni e 559mila euro e un milione e 707mila euro. A Siracusa andranno 901.655 euro, mentre a Marsala, in provincia di Trapani, toccheranno 749.206 euro. A Gela, nel Nisseno, arriveranno 675.615 euro. Per Vittoria, nel Ragusano, 647.352 euro, mentre a Trapani 547.508 euro. Seguono Ragusa (538.631) e Bagheria, nel Palermitano (530.553). Poi Misterbianco e Paternò, in provincia di Catania, rispettivamente con 501.364 euro e 477.070 euro. E ancora: Mazara del Vallo, in provincia di Trapani, con 487.708, Caltanissetta (472.337), la ragusana Modica (462.310), Agrigento (444.627) e Acireale, nel Catanese (440.976). A Enna 189.881 euro.

QUESTE LE CIFRE PER GLI ALTRI GROSSI CENTRI DELLA SICILIA
AGRIGENTO
Sciacca: 361.714
Canicattì: 357.634
Licata: 359.772
Favara: 313.239
Palma di Montechiaro: 235.489
Ribera: 176.391
Porto Empedocle: 157.120

CALTANISSETTA
Niscemi: 284.143
San Cataldo 202.005

CATANIA
Acireale: 440.976
Adrano: 379.330
Caltagirone: 345.068
Belpasso: 273.613
Mascalucia: 271.966
Aci Catena: 270.117
Biancavilla: 249.288
Giarre: 226.491
Gravina di Catania: 198.414
San Giovanni La Punta: 179.152

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ENNA
Piazza Armerina: 190.186

MESSINA
Barcellona Pozzo di Gotto: 360.587
Milazzo: 220.885

PALERMO
Carini: 378.469
Monreale: 365.792
Partinico: 313.030
Misilmeri: 297.285
Termini Imerese: 224.866
Villabate: 205.965

RAGUSA
Comiso: 291.983
Scicli: 242.825

SIRACUSA
Avola: 287.499
Augusta: 257.333
Pachino: 223.605
Lentini: 219.000
Floridia: 215.111
Rosolini: 201.170
Carlentini: 149.266

TRAPANI
Alcamo: 401.330
Castelvetrano: 284.906

Pubblicato il

30 Marzo 2020, 09:51

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