Terza vittima a Troina |Quinto caso a Salina

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06 Aprile 2020, 10:02

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PALERMO – Un altro abitante di Santa Marina Salina, uno dei tre comuni dell’isola eoliana, è risultato positivo al Covid 19. Lo hanno accertato i medici dell’Asp 5 di Messina dopo che è stato sottoposto al tampone; il paziente insieme ai familiari è in isolamento dall’11 marzo. La notizia è stata confermata dal sindaco di Santa Marina Salina Domenico Arabia. Salgono così a cinque le persone trovate positive a Salina dove complessivamente sono stati eseguiti una cinquantina di tamponi. Quelli di Santa Marina e Malfa hanno riguardato persone segnalate dai medici di base dopo essere rientrate dal Nord. Nei giorni scorsi un pensionato di 64 anni, ex comandante di navi e aliscafi, era deceduto al Policlinico di Messina per Covid 19. A Troina, intanto, salgono a tre le vittime del coronavirus all’Oasi. La struttura sanitaria che ospita pazienti disabili è stata investita in modo massiccio dal contagio: 157 i casi accertati tra degenti e operatori sanitari, e si attendono ancora i risultati di altri dieci tamponi. La terza vittima è una donna disabile cinquantenne della provincia di Catania, spirata all’Umberto I di Enna.

E nel giorno dell’anniversario del sisma dell’Aquila arrivano le parole del presidente della Repubblica Sergio Mattarella: “La ricorrenza di quest’anno “si celebra in un contesto eccezionale, determinato da una pericolosa pandemia che siamo chiamati a fronteggiare con tutta la capacità, la responsabilità, la solidarietà di cui siamo capaci. Di fronte agli ostacoli più ardui possiamo avere momenti di difficoltà ma l’Italia dispone di energia, di resilienza e di una volontà di futuro che ha radici antiche e che, nei passaggi più difficili della nostra storia, è sempre stata sostenuta da una convinta unità del popolo italiano”.

A Modica, intanto, la guardia di finanza di Ragusa nell’ambito dei controlli per il rispetto delle misure anti Covid-19 ha bloccato un calabrese latitante e un ragusano che non ha rispettato la quarantena perché rientrato dalla Germania lo scorso 22 marzo. I due erano a bordo di un’auto con targa tedesca. Il primo è stato arrestato: originario di Cosenza, e in passato denunciato per traffico di droga, era ricercato da circa tre anni perché deve scontare nove mesi di reclusione per atti persecutori di una sentenza emessa dal Tribunale di Pistoia. Ha trascorso la sua latitanza tra l’Italia e il Belgio. Dopo l’arresto è stato messo in isolamento e sorveglianza sanitaria. L’uomo che era con lui è stato sanzionato e denunciato a piede libero per violazione delle leggi sanitarie. Sono in corso accertamenti per ricostruire i movimenti dei due uomini nei giorni precedenti e verificare la data di effettivo di ingresso e modalità di arrivo in Sicilia

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Sul fronte politico il gruppo parlamentare di Forza Italia all’Assemblea regionale siciliana ha presentato una mozione che impegna il governo della Regione, tramite l’assessore regionale all’Economia, a sospendere e prorogare il pagamento del bollo auto in scadenza nei mesi di marzo, aprile e maggio 2020. “L’iniziativa scaturisce dalla constatazione nel decreto ‘Cura Italia’ del governo Conte, poiché tra le tante proroghe concesse a fronte dell’emergenza covid19, non è stata prevista quella del pagamento del bollo”, afferma il vice coordinatore regionale di Forza Italia, Riccardo Gallo. “Chiediamo anche – aggiunge – la sospensione per sei mesi del canone di locazione per gli assegnatari di alloggi popolari degli Iacp, tale misura rappresenterebbe un altro concreto provvedimento di sostegno a tutti i siciliani afflitti da una congiuntura sanitaria ed economica così grave”.

E dopo il maxi carico di Dpi giunto dalla Cina domenica mattina all’aeroporto di Palermo, la Lega plaude all’iniziativa del governo regionale:Ci rassicurano gli arrivi del materiale acquistato della Regione Siciliana – dicono il segretario regionale Stefano Candiani e il capogruppo all’Ars Antonio Catalfamo -. È quello che abbiamo chiesto e il presidente Musumeci ci ha ascoltato. La decisione della Regione Siciliana, come la Lega aveva invitato a fare senza esitazione, di provvedere autonomamente ad approvvigionarsi dei dispositivi di protezione (mascherine camici e quant’altro), è importantissima per fronteggiare l’emergenza sanitaria dovuta al Coronavirus. Il dovere di tutelare la salute dei cittadini e del personale sanitario – sottolineano ancora Candiani e Catalfamo – è oggettivamente inconciliabile con i tempi lunghi, troppo lunghi e inaccettabili, della Protezione civile nazionale, che a tutt’oggi sta ancora lasciando sprovvisti dei dispositivi di protezione interi territori del nostro Paese e in particolare, i medici, gli infermieri e il personale in prima linea nel combattere l’infezione”.

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06 Aprile 2020, 10:02

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