28 Agosto 2021, 12:02
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MAZZARRONE – Cadavere carbonizzato dentro una cascina. Indagini ad una svolta, a distanza di qualche giorno dal macabro ritrovamento del cadavere di un uomo all’interno di un casolare a Mazzarrone. Potrebbe trattarsi di un uomo di 65 anni di origini tunisine, che viveva a Mazzarrone già da parecchi anni.
In contrada Molina sono giunti, a poche ore dal ritrovamento del cadavere, per i rilievi del caso, i militari della Sezione Investigativa Scientifica di Catania, mentre a coordinare le indagini è il comandante della Compagnia di Caltagirone Sergio Vaira, su delega del Procuratore della Repubblica presso il tribunale di Caltagirone, Giuseppe Verzera.
L’uomo irriconoscibile e senza segni contraddistintivi potrebbe avere presto un nome. Le indagini stanno incrociando informazioni utili che potrebbero, anche grazie all’aiuto fornito in queste ore dai residenti di Mazzarrone, dare certezza sull’identità dell’uomo trovato morto. Sarebbe un tunisino di 65 anni conosciuto con il nome di “Alfio”, residente a Mazzarrone da quasi venti anni, bracciante agricolo alla giornata che vive a pochi metri dal casolare dove è stato trovato il corpo e del quale si è denunciata in un periodo compatibile con il ritrovamento del cadavere.
Il luogo del ritrovamento è un casale diroccato dove, a seguito delle fiamme, è crollato il tetto. Le indagini al momento non escludono alcuna ipotesi, dalla fatalità all’omicidio con un maldestro tentativo di occultamento di cadavere. Alcuni rilievi della Scientifica potrebbero a breve dare un quadro più chiaro sull’origine delle fiamme, mentre l’esame autoptico disposto dalla Procura della Repubblica di Caltagirone darà, con molta probabilità, importanti informazioni sulla modalità del decesso dell’uomo, aiutando a rafforzare o escludere alcune piste attualmente seguite dagli inquirenti.
Sarebbero state inoltre, su un raggio di azione molto ampio, acquisite le immagini delle telecamere di video sorveglianza della zona. Gli inquirenti vogliono capire cosa sia accaduto lungo quella bisettrice che collega Mazzarrone a Licodia Eubea durante quella giornata, cercando riscontri ad alcune ipotesi investigative.
Nella città di Mazzarrone per molti il corpo ritrovato nel cascinale è quello di Alfio, lo è per alcuni connazionali e amici che di lui hanno perso le tracce da giorni e che non credono all’ipotesi di un allontanamento volontario senza aver dato notizia a nessuno, compresi due suoi parenti stretti che vivono a Mazzarrone già sentiti in queste ore e che avrebbero dato informazioni utili all’identificazione dello stesso.
Foto Twitter Carabinieri
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28 Agosto 2021, 12:02