07 Dicembre 2017, 18:30
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PALERMO – Quattrocento mila euro e diversi gioielli. C’era un tesoretto a casa e negli uffici di Giovanni Paterna e Francesco De Santis. Da stamani sono entrambi agli arresti domiciliari nell’ambito di un’inchiesta per corruzione della Procura della Repubblica.
Il primo, Paterna, è un ufficiale di lungo corso, componente della commissione per l’abilitazione a primo ufficiale di macchina e di coperta nelle navi da crociera e sui mercantili. Il secondo, De Santis, è il titolare della scuola di formazione frequentata dai candidati che avrebbero sborsato da mille a tremila euro per superare l’esame.
I finanzieri del Gico della Polizia tributaria, agli ordini del colonnello Francesco Mazzotta, hanno scovato i soldi in cassaforte e dentro una borsa. Duecento mila euro per ciascuno dei due. Adesso si indaga sulla provenienza del denaro. Il ritrovamento apre nuove prospettive. Gli investigatori escluderebbero che si tratti dei soldi pagati dai candidati all’abilitazione. A meno che non si tratti di un giro più ampio.
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07 Dicembre 2017, 18:30