Corsa alla successione di Romeo| Spunta il nome di Corrado Lorefice

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23 Ottobre 2015, 16:53

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PALERMO – L’annuncio potrebbe arrivare a mezzogiorno di martedì 27 ottobre e il nome a sorpresa potrebbe essere quello di don Corrado Lorefice, teologo e sacerdote della diocesi di Noto, autore di un libro su don Pino Puglisi. L’indiscrezione, che arriva direttamente da Roma (ambienti Cei) e che in queste ore sta impazzando in ambienti vaticani, riguarda la successione di Paolo Romeo alla guida dell’arcidiocesi di Palermo. Una sede prestigiosa, tradizionalmente cardinalizia (anche se Papa Francesco è solito ai colpi di scena), al cui vertice da due anni resta il dimissionario Romeo.

La chiesa prevede, infatti, che al compimento dei 75 anni i vescovi vadano in pensione ma che restino in carica fino alla nomina del sostituto. Nomina che finora non è arrivata, malgrado i ripetuti annunci della stampa, e che secondo alcune voci di corridoio (ma al momento non confermate) potrebbe giungere proprio martedì prossimo. In questi due anni il toto-nomi è impazzato: da Bruno Forte a Giancarlo Maria Bregantini, da Angelo Becciu a Domenico Mogavero e Mario Russotto. La novità però sta in un nuovo nome, che si aggiunge alla rosa dei “candidati”: quello per l’appunto di Lorefice. Presbitero di 52 anni, vicario episcopale per la pastorale della diocesi di Noto, insegna Morale all’istituto teologico San Paolo di Catania e ha scritto un libro su don Pino Puglisi dal titolo “La compagnia del Vangelo. Discorsi e idee di don Pino Puglisi a Palermo”, oltre a uno studio su Dossetti.

Se la scelta del Papa dovesse realmente ricadere sul giovane Lorefice, sarebbe un colpo di scena non da poco: Palermo resta una sede prestigiosa, malgrado la berretta cardinalizia accordata ad Agrigento, e verrebbe affidata non a un vescovo di esperienza, come Romeo, ma a un giovane sacerdote che per la prima volta indosserebbe lo zucchetto, senza passare da un ruolo di ausiliare (come è stato per Carmelo Cuttitta, per otto anni vice di Romeo e ora nuovo vescovo di Ragusa). Inoltre significherebbe un “regno” potenzialmente molto lungo, almeno rispetto a quelli di Romeo e De Giorgi. L’indiscrezione circola in queste ore a Roma, dove si sta svolgendo il Sinodo sulla famiglia, e pare provenga da alte sfere.

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Infine una nota a margine. Per la successione di Cuttitta, ossia per il posto di vescovo ausiliare di Palermo, i tempi si sarebbero allungati: parrebbe venuta meno la candidatura di don Filippo Sarullo, parroco della Cattedrale ed ex segretario di Pappalardo e De Giorgi. Una prima ipotesi prevedeva la nomina di un presbitero palermitano di esperienza (come Sarullo) che guidasse la transizione tra Romeo e il successore. Adesso i piani sembrerebbero cambiati: visto il cambio dell’arcivescovo il posto di ausiliare resterebbe vacante, con il vicario generale (da nominare) a gestire il passaggio di consegne. Per quest’ultima poltrona circolano i nomi del vicario episcopale Raffaele Mangano e del cancelliere Giuseppe Oliveri.

 

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23 Ottobre 2015, 16:53

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