13 Maggio 2022, 11:03
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L’ostentazione social è stato il tallone d’Achille di un 31enne paternese, denunciato per maltrattamenti di animali e detenzione di armi. Un’indagine precisa ha portato a delle perquisizioni in via Tre Case dove un fabbricato rurale era stato trasformato a stalla abusiva. E lì erano tenuti i cavalli che avrebbero partecipato a gare clandestine organizzate proprio dal sospettato. Corse che sono state immortalate sui telefonini e poi condivise sui social network. Video delle competizioni (una di queste tenutasi lo scorso inverno) con musica neomoledico di sottofondo. Da un attento monitoraggio i carabinieri sono riusciti a indirizzare le ‘attenzioni’ nei confronti del paternese. Che ora è nei guai.
I Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Paternò, supportati dai colleghi dello Squadrone Cacciatori di Sicilia e con l’ausilio di personale dell’Asp di Paternò, infatti, lo hanno denunciato per detenzione abusiva di armi e maltrattamento di animali.
Nel corso della perquisizione i militari hanno trovato 3 cavalli (che sono stati sequestrati), ma inoltre ‘seppelliti’ nel terreno c’erano anche una pistola semiautomatica calibro 7.65 e 28 cartucce calibro 44.
Sono stati sequestrati anche diversi farmaci per uso veterinario di cui alcuni d’importazione estera e sprovvisti della prescrizione medica, nonchè della relativa autorizzazione all’importazione, un quaderno dove venivano appuntati nominativi per le scommesse e il piano “terapeutico” del cavallo da corsa unitamente ad un calesse.
A seguito dell’accertamento, effettuato dal personale dell’Asp, sono emerse diverse irregolarità, tra cui la mancanza di codice aziendale (che deve essere registrato presso il Servizio Veterinario competente), che ha comportato per il 31enne sanzioni amministrative per oltre 30.000 euro.
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13 Maggio 2022, 11:03
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