Revocata la sospensione | La Corsello torna al lavoro

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17 Dicembre 2015, 18:07

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PALERMO – Restano i gravi indizi di colpevolezza, ma non ci sono più le esigenze cautelari. Il Tribunale del riesame di Palermo ha accolto il ricorso della dirigente regionale Anna Rosa Corsello e ha revocato la sospensione per sei mesi dal servizio. Secondo i pm, la dirigente, ex capo del dipartimento della Formazione professionale, avrebbe chiesto al rappresentante del Formez l’assunzione di sette dirigenti che non potevano essere presi in carico dall’amministrazione per il blocco delle assunzioni. Da qui l’accusa di istigazione alla corruzione.

La Corsello, però – puntualizza il Riesame – ha ormai lasciato l’incarico alla Formazione e oggi è il più alto burocrate del dipartimento del Lavoro. Ecco perché non c’è più il rischio di reiterare il reato.

“Domani tornerò a lavoro senza soluzioni di continuità”, dice la dirigente nei confronti della quale i giudici confermano i gravi indizi di colpevolezza. Così come viene confermata l’attendibilità del suo grande accusatore, il funzionario della Formazione, Domenico Giubilaro. È stato quest’ultimo a mettere a verbale le parole che sarebbero state pronunciate dalla Corsello: “Li vogliono i due milioni… e allora contrattualizzino le persone che noi vogliamo”. Parole dette nel corso di un faccia a faccia con Anna Gammaldi, manager del Formez, l’ente nazionale che si occupa dell’assistenza tecnica per la Formazione professionale siciliana. In ballo c’era un’integrazione del contratto che valeva due milioni di euro.

La Corsello avrebbe tirato fuori un foglio di carta intestata della Regione con sei nomi scritti a mano. Erano tutti dirigenti a tempo determinato ai quali era scaduto il contratto.

 

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17 Dicembre 2015, 18:07

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