Corso di studi politici “Fragalà”| per dare speranza ai giovani

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26 Gennaio 2013, 21:05

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PALERMO – “La democrazia occulta del potere e le democrazie in crisi. I valori e le alternative possibili”: questi i temi del dibattito tenutosi oggi presso Villa Malfitano, in occasione della presentazione del XV Corso di Studi Politici “Enzo Fragalà”, dedicato alla memoria dell’avvocato, docente e uomo politico brutalmente ucciso nel febbraio del 2010. Hanno preso parte all’incontro lo scrittore e giornalista Pietrangelo Buttafuoco, Bartolo Sammartino presidente dell’Accademia nazionale della Politica, Roberto Lagalla, Rettore dell’Università degli Studi di Palermo, l’ex deputato di Alleanza Nazionale Nuccio Carrera e Riccardo Fiscella, direttore dell’Accademia di Enna. Ha dato forfait il presidente della Regione Rosario Crocetta.

Riconosciuta dal ministero per i Beni e le Attività Culturali, l’Accademia nazionale della Politica è un’istituzione culturale senza scopo di lucro e totalmente autofinanziata, fondata dal professor Bartolo Sammartino e attiva del 1997, con sedi a Palermo, Milano, Enna, Ragusa e Trapani.

Finalità principali sono la ricerca, lo studio e il dibattito su temi quali l’etica, la religione, la politica, la cultura, la storia e l’economia. L’Accademia si pone anche come obiettivo la formazione nei settori della politica, del turismo e del lavoro. E proprio in un forte contesto di sfiducia politica si pone il XV Corso di Studi Politici, all’interno di un sistema fondato sulla “mediocrazia” e “l’asinocrazia”, come hanno sottolineato a gran voce nel corso della conferenza il Rettore Lagalla e il professore Bartolo Sammartino.

Il corso avrà inizio giovedì 14 febbraio e si concluderà giovedì 11 luglio. Si parlerà di politica, corruzione e criminalità nei 12 incontri previsti, ma anche di mediocrità e meritocrazia, sanità e affari, nonché del rapporto tra politica, famiglia e Chiesa. Per iscriversi non servono particolari requisiti, “ma – ha dichiarato il presidente del corso di Studi – solo essere aperti al confronto e possedere una volontà di contribuire al senso civile di ognuno di noi”. La quota di partecipazione è di 450 euro, ma sono previsti sconti e rimborsi per gli studenti, con riduzioni dal 30 al 70%. Partecipare al corso permette, inoltre, di ottenere crediti formativi dalle scuole superiori e dalle singole Facoltà universitarie.

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“In un momento in cui la politica è latitante – ha dichiarato al microfono di LiveSicilia Pietrangelo Buttafuoco – è necessario che si abbia consapevolezza di ciò che è necessario e urgente. Ovviamente la retorica è quella che ci fa vivere solo di parole e ci fafa allontanare dai problemi concreti.La politica è l’agone del potere e noi in questo tema non possiamo fare solo esercitazione ma una vera e propria urgenza di realtà tanto è vero che sono 500 anni di lettura del principe di Machiavelli. La politica è urgente quando non c’è più la responsabilità del principe né la consapevolezza della realtà e tutto precipita nell’urgenza”.

Dei valori e delle alternative possibili alla dimensione occulta del potere e alle democrazie in crisi ha parlato Bartolo Sammartino. “Siamo convinti che i valori e le alternative possibili – ha detto – debbano costruirsi con la consapevolezza del popolo, di ciò che si gioca per il suo futuro. E crediamo che la politica indispensabile sia basata per questo futuro, sia basata sulla cultura, sul ricerca scientifica, sull’innovazione, sul merito, sulla creatività. tutto questo partendo dal presupposto che la base da cui partire deve essere costituita da valori non negoziabili- “Partendo dai valori della famiglia, del rapporto tra l’uomo e Dio, della terra dei padri come terra sulla quale ogni giorno ci muoviamo – ha continuato Sammartino – su questi valori va costruita proposta progettuale e programmatica. questo facciamo con l’accademia. E’ il quindicesimo anno del corso di studi politici, dedicato alla memoria di Enzo Fragalà, che tenta di costruire la consapevolezza attraverso il coinvolgimento di tanti giovani che malgrado la rassegnazione e la tristezza negli occhi hanno ancora voglia di scommettere su se stessi, su una società che metta al centro i valori e non le banche e le società d’affari”.

A parlare della disaffezione dei giovani nei confronti della politica è intervenuto il Rettore roberto Lagalla, che ha puntato l’attenzione anche sul problema della ‘”fuga dei cervelli”: “I giovani vogliono avere ragionevole certezza. Coloro che si spostano ed escono dalla sicilia sono competenti e in grado di combattere ad armi pari o forse superiori perché abituati alla sofferenza. Oggi sembra tuttavia prevalere l’assunto per cui con la cultura non si mangia”. A fargli eco anche Bartolo Sammartino: “I giovani cominciano a non credere più in se stessi, nel loro futuro”.

E dopo i riferimenti alla mala politica e al nepotismo, alla riforma Monti, alla figura della donna oggetto di abusi e violenze, si è concluso all’insegna della speranza il dibattito dell’Accademia Politica, affinché “i giovani possano far valere il loro sacrosanto diritto ad avere un futuro migliore”.

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26 Gennaio 2013, 21:05

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