Corso Martiri, il progettista: |”Rigenerazione per tutta la zona”

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14 Luglio 2015, 22:32

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CATANIA – Ci siamo. Forse. Il progetto di quel che sarà il nuovo Corso Martiri della Libertà è approdato al Consiglio comunale dove sindaco, assessore e progettisti lo hanno illustrato a una folta platea di imprenditori e rappresentanti del mondo sindacale e istituzioni, oltre ai consiglieri comunali che hanno avuto modo di dire la loro e null’altro. Una semplice presa d’atto, ma dal valore simbolico. dal momento che il senato cittadino era stato estromesso, con l’accordo transattivo firmato nel 2008, da uno dei progetti che, se concretizzati, cambieranno per sempre il volto della città.

Il primo cittadino, nel dare l’avvio alla seduta straordinaria, ha riconosciuto i meriti della passata amministrazione, per “aver già significativamente attenuato il volume di cemento” e mantenuto la scuola, altro “elemento migliorativo” e la riduzione di cubatura, per poi soffermarsi su quello che, di nuovo, ha apportato l’attuale amministrazione. “I punti qualificanti del nuovo master plan sono le strutture pubbliche – ha detto. In particolare il parco urbano in piazza della Repubblica”. Questo, di due ettari, sarà il terzo della città per ampiezza. Previsti poi un parcheggi interrato da 350 posti su tre livelli, che sarà realizzato da privati che lo cederanno al Comune. E ancora il mercato che sarà in via Maddem, un piccolo museo di 500 metri quadri realizzato da privati e rimarrà ai privati, un teatro di 7000 metri quadri, un albergo e residenze private.

E’ stato confermato, insomma, quanto già anticipato dall’architetto Mario Cucinella, progettista, che ha preso la parola in aula per illustrare le caratteristiche di quello che dovrebbe diventare corso Martiri della Libertà. “Questa – ha esordito l’architetto – è un’opportunità per il quartiere di San Berillo e per tutta la città. Corso dei Martiri funziona se funziona la città intorno. Quindi bisogna legare, connettere, mettere in rete”. Connessione con l’esistente, San Berillo vecchio. “Il quartiere antico è bellissimo – ha proseguito Cucinella – vanno mantenute le dimensioni di vie e piazzette. L’intervento su corso Martiri non è una prevaricazione – ha aggiunto – gli edifici saranno di tre o quattro piani”. Anche Cucinella ha parlato di qualità dello spazio pubblico, dei materiali che saranno prevalentemente locali, dell’acqua e della promenade come nuovo spazio sociale.

Al termine dell’esposizione, gli interventi dei consiglieri comunali che, in fondo, hanno apprezzato e condiviso le scelte urbanistiche. A preoccupare parte dell’aula, i tempi e la reale possibilità di realizzazione dell’opera. Come evidenziato da Niccolò Notarbartolo, esponente del Pd. “La svolta sarà veramente epocale quando i cantieri saranno avviati – ha detto. Oggi sembra che l’idea sia quella giusta. ma le paure sono tante, per le ambizioni di questo progetto. Chiedo per questo che il cronoprogramma sia definito in modo che noi tutti possiamo vigilare”.

O da Manlio Messina, capogruppo di Area popolare. “Ci tenevo a intervenire perché è vero, oggi si segna un passaggio importante. Negli anni l’ho visto presentare sette o otto volte – ha affermato. Si susseguono annunci, passerelle, ma niente di concreto. Spero che su questo progetto si possa costruire una città degna di questo nome”. O Andrea Barresi di Grande Catania, secondo cantieri dovrebbero aprire il prima possibile. “Già da domani”, ha dichiarato, provocatoriamente.

Il consigliere Agatino Lanzafame ha definito il progetto “una grande occasione per la rigenerazione del tessuto urbano e un’opportunità di sviluppo per l’economia catanese. Per questo motivo, ha evidenziato “la necessita di operare nella massima trasparenza e con la più ampia partecipazione dei cittadini” ed ha proposto “la stipula di un protocollo di intesa tra il comune e i privati che impegni questi ultimi ad assumere prevalentemente maestranze locali, offrendo cosi opportunità di lavoro a tanti catanesi oggi disoccupati”.

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Trasparenza e legalità nella apertura dei cantieri relativi a Corso dei Martiri è quanto chiedono con un od.g. Sebastiano Arcidicono e Carmelo Nicotra di Sicilia Democratica. “L’apertura dei cantieri, si spera quanto prima, – spiega Nicotra -comporterà notevoli investimenti di risorse economiche con altrettanto ingente impiego di manodopera generica e specializzata, circostanze che necessitano di ampie garanzie di trasparenza e legalità sotto il profilo delle procedure. Continua Arcidiacono – vogliamo impegnare l’Amministrazione Comunale a farsi promotrice fin da subito a prescrivere forme di ampia evidenza pubblica per la selezione delle imprese che dovranno eseguire i lavori sia nella parte pubblica che in quella privata, prevedendo altresì che le assunzioni del personale avvengano con priorità ai disoccupati del settore dell’edilizia secondo le procedure trasparenti previste dagli uffici provinciali del lavoro o di bando pubblico, escludendo comunque ogni forma di assunzione diretta”.

Per il capogruppo del Pd, Giovanni D’Avola, si tratta di “una svolta storica per la nostra città – ha dichiarato – perché si cambia l’assetto urbanistico della città, dando una dimensione futura che può dare un respiro europeo a Catania. Sicuramente una visione che coinvolgerà il tessuto del centro storico che avrà tutto da guadagnare”. Per Alessandro Porto, capogruppo di Con Bianco per Catania, il merito dell’amministrazione Bianco, oltre all’aver ridotto la cubatura e aver riservato più spazi al verde donandoli, così, alla cittadinanza, è aver portato ad avvio cantieri un progetto così importante, “atteso da appena cinquant’anni – ha detto il consigliere che auspica che le intelligenze locali, architetti e ingegneri, non solo le imprese, possano partecipare alla realizzazione del progetto.

I progetti per le opere di urbanizzazione sono stati depositati. Adesso, per l’apertura dei cantieri, potrebbe trattarsi di una questione di mesi. “Forse a dicembre” – afferma l’assessore Di Salvo.

 

 

 

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14 Luglio 2015, 22:32

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