06 Luglio 2011, 16:01
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“La manovra economica in discussione ci penalizza, perché cancella l’idea della perequazione e delle infrastrutture che ci servono e fa pagare alle Regioni a Statuto speciale i costi di questa manovra, allontanando ancora di più il Sud dal Nord dell’Italia”. Lo afferma il presidente della Regione Siciliana e leader del Movimento per le autonomie, Raffaele Lombardo. “La vedremo nei dettagli – aggiunge il governatore – ma credo che deputati e parlamentari del Sud e della Sicilia non possano pensare di non essere chiamati a rendere conto di quello che fanno. Il nostro invito è che vigilino, perché la manovra venga modificata a favore di un territorio come la Sicilia, che é già ampiamente penalizzato e non può sopportare di esserlo ulteriormente”.
Sulle Province: “Le aboliremo”
“Bisogna tagliare gli sprechi. Ieri la tante volte declamata eliminazione delle Province non è stata votata in parlamento. Noi possiamo farlo in Sicilia”. Lo scrive sul suo blog il presidente della Regione siciliana, Raffaele Lombardo. “La prossima settimana l’assessore Caterina Chinnici – aggiunge – definirà il testo per la creazione dei liberi consorzi dei Comuni che dovranno essere destinatari di molte competenze regionali e avranno il compito di mettere insieme i servizi”. “Se in una città come Palermo c’é un unico segretario generale, un ragioniere generale o un capo dei vigli urbani perché – osserva – non ci può essere una figura unica anche per 10 o 15 comuni che insieme fanno 150 o 200 mila abitanti? Ai consorzi dei Comuni e ai Comuni stessi dovremo delegare funzioni”. “La Sicilia poi, piuttosto che essere l’ultima ruota del carro, abolendo le Province e puntando sui Comuni e sui liberi consorzi, – conclude – intraprenderà una strada che il parlamento nazionale e le altre regioni non potranno non seguire”.
“Questa è la più grande rivoluzione che possiamo realizzare. Credo – osserva Lombardo – che il nostro governo e l’assemblea non potranno che accogliere questa volontà”. “I sindaci dei Comuni saranno inoltre eletti con la consapevolezza dei cittadini che dovranno esprimere – dice – il voto confermativo per la loro scelta. Così avremo sindaci voluti maggiormente dai cittadini e non trascinati dalle liste di supporto dei partiti. Gli assessori, in numero limitato, avranno poi ampi poteri”.
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06 Luglio 2011, 16:01