TRAPANI – A tratti furibondo, certamente ferito e deluso. Un Serse Cosmi che continua a mettere anima e corpo nel progetto Trapani fa fatica ad accettare il verdetto del campo che ha condannato i granata a un’altra sconfitta dopo la prestazione da dimenticare contro la Salernitana: “E’ lì che abbiamo toccato il fondo, oggi il risultato è lo stesso ma la prova è stata ben diversa. Vorrei sapere cosa ha fatto di particolare il Cittadella per portare a casa i tre punti. Sono sincero, mi viene da spalancare le braccia, gli errori sono stati clamorosi e decisivi. Come oramai accade puntualmente. Non credo che il Trapani sia stato inferiore alla capolista, ma non possiamo essere sereni, situazioni di questo tipo le ho già vissute”.
Eppure, secondo il tecnico perugino, la squadra ha la possibilità di risalire la china: “I giocatori e l’allenatore hanno una grande occasione, andare in campo e dimostrare di poter valere il sestultimo posto. Non di più, inutile parlare di altro. Sestultimi, quello è l’obiettivo. Altrimenti rischiamo di apparire come dei ‘quaquaraqua’. A questa squadra manca l‘incapacità di leggere le situazioni. Puoi creare tanto, ma se non hai abilità quando devi andare concludere è inutile discutere di risultati, classifiche, tabelle di marcia. Nel primo tempo avevo la speranza di poter risolvere a nostro favore il risultato. Nella ripresa è successo quel che hanno visto tutti. Facciamo degli errori e veniamo puniti, abbiamo una rosa con 5 giocatori fondamentali che non giocano. Ci sono delle difficoltà e qui si passa in tre mesi dai caroselli ai fischi. Il mio calcio è un’altra cosa”.
