Cosmi, è il momento delle lodi: | “Sono orgoglioso del mio Trapani”

di

27 Dicembre 2015, 17:55

2 min di lettura

TRAPANI – Serse Cosmi si gode la vittoria ottenuta contro il Bari nell’ultima gara dell’anno e del girone di ritorno. Un successo che permette al Trapani di chiudere nella parte sinistra della classifica un 2015 denso di ricordi e di soddisfazioni: “Sono orgoglioso dei 29 punti conquistati – esordisce il tecnico perugino -. Sono stati ottenuti meritatamente, non abbiamo un punto in più rispetto a quanto dimostrato in campo. Se poi consideriamo che per buona parte di questo girone d’andata abbiamo dovuto convivere con alcune difficoltà non preventivate, la soddisfazione è ancora più grande. Sinora ho preferito non dare particolare attenzione a questo dettaglio, giunti a un certo punto della stagione è giusto fare un determinato tipo di discorso”.

Più che pensare al mercato, è il momento di lodare chi sino a questo momento ha trainato il carro lungo la strada che conduce alla salvezza: “Spero che i calciatori sinora fuori siano i nostri acquisti per il 2016. I ragazzi che li hanno rimpiazzati sono stati straordinari: nonostante avessero bisogno di più tempo per ambientarsi, si sono immediatamente calati nella parte divenendo risorsa per il Trapani. Io mi fido ciecamente dei miei ragazzi, questo è il lato bello della strada sin qui percorsa insieme”. Il successo contro il Bari non è stato esentato da rischi ed errori che hanno tenuto in bilico il risultato sino alla fine, ma rispetto ad alcune precedenti uscite l’atteggiamento in campo ha permesso ai granata di prevalere: “Abbiamo visto gli stessi fantasmi che hanno poi portato al pari interno contro la Pro Vercelli – ammette l’allenatore granata – ma oggi l’atteggiamento della squadra era ben diverso. Siamo stati dentro la partita dall’inizio alla fine, anche sbagliando. E poi, finalmente, siamo riusciti a sfruttare i calci piazzati, che sono una nostra dote”.

Articoli Correlati

Il gruppo si conferma ancora una volta una risorsa per il Trapani, Cosmi non smette di focalizzare l’attenzione su un concetto messo in chiaro sin dal ritiro estivo: “Abbiamo una tipologia di giocatori che vogliono vivere questa avventura in un certo modo. Noi non possiamo non essere squadra, nessuno in questa Serie B si può permettere di giocare in maniera non collettiva. I miei ragazzi hanno un pizzico di cuore in più che spesso riescono a mettere al servizio della causa, quando non ci riconosciamo in un certo atteggiamento diventiamo vulnerabili. Questo dicembre è stato complicato, tra viaggi continui e poco spazio dedicato agli allenamenti. Ma era la nostra cartina di tornasole: eccetto gli ultimi venti minuti a Novara, i risultati e le prestazioni dicono che abbiamo superato un’importante prova di maturità”.

Pubblicato il

27 Dicembre 2015, 17:55

Condividi sui social