19 Maggio 2016, 12:30
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TRAPANI – “Tutti tifano per noi perché nessuno crede che andremo in Serie A. Nessuno degli altri, però”. Una volta tanto, è il caso di partire dalla fine. È così che Serse Cosmi “saluta” microfoni e taccuini prima dell’antipasto di playoff che si giocherà a Bari, una sfida che determinerà la griglia di partenza delle sei squadre chiamate a giocarsi l’ultimo posto utile per la Serie A. Un posto che nessuno, a inizio stagione, avrebbe pronosticato per il Trapani, e che adesso può diventare molto più di un semplice sogno. Lo sa bene, Cosmi, che ha preparato al meglio i suoi ragazzi: “Di solito, quando si fa un lavoro psicologico, non si dice alla squadra cosa deve fare. Bisogna trovare degli espedienti per far sì che si metabolizzi la tensione di una partita così importante”.
Vada come vada, il Trapani ha comunque la certezza di essere invitato al gran ballo dei playoff. Lo spirito con cui i granata si presentano alla post-season non è certo quello di una squadra in vacanza: “Credo – prosegue Cosmi – che abbiamo dentro gli occhi e dentro il cuore quel che serve per presentarsi ai playoff con la giusta consapevolezza. Anche col buonumore. Siamo pronti per affrontare quest’avventura. Siamo quelli di sempre”. E dall’alto delle mille battaglie vissute in tutti i campionati professionistici italiani, Cosmi sa bene cosa conta davvero in questi spareggi: “L’esperienza mi dice che nei playoff contano delle cose che prescindono dalla condizione fisica. Mi è capitato di vincere un torneo internazionale pareggiando cinque partite e vincendone una (l’Intertoto col Perugia, ndr). A Brescia, invece, l’assenza contemporanea di Possanzini e Caracciolo ci penalizzò”.
Prima dei playoff, però, il Trapani e Cosmi devono pensare all’ultima sfida di campionato col Bari: “Conosco le squadre di Camplone, conosco la sua filosofia calcistica. Spesso ha giocato col 4-3-3, tranne quando è stato costretto da episodi. Con i giocatori che ha al Bari e con questo sistema di gioco sta facendo bene. Il loro exploit, così come quello di Spezia ed Entella, dà il giusto valore al nostro”. Inutile sottolineare come il Bari, ad oggi, sia la favorita d’obbligo per i playoff: “Certo, avere tanti giocatori bravi e una piazza con molti tifosi ti dà qualche vantaggio, ma le attese enormi possono creare qualche negatività. E se un campionato è di Serie B, vuol dire che anche i giocatori sono di Serie B, e queste pressioni le accusano maggiormente. Poi vedi che in Serie A ci sono due realtà opposte, come Cagliari e Crotone. La grande società blasonata e la grande sorpresa. Il calcio, per fortuna, non è matematica”.
Testa bassa e convinzione nei propri mezzi, dunque. Perché Cosmi sa di avere tra le mani una squadra competitiva per questo rush finale: “Noi non temiamo nessuno. C’è chi dice ancora che il Trapani è lì per l’entusiasmo, come se l’entusiasmo ti facesse fare settanta punti… Oggi noi siamo davvero competitivi con tutti e ne sono orgoglioso. Vorrei che venissimo giudicati per quel che siamo. Il terzo miglior attacco e quindici risultati utili consecutivi non vengono solo per l’entusiasmo”. Ed è in momenti come questi che un tecnico sanguigno come l’ex Perugia si esalta: “Nei miei primi playoff in C2 sprecavo energie di continuo, adesso invece preferisco essere più lucido. Sono carico, perché vivo per queste partite. La partita dell’ultima giornata con la Pro Vercelli, lo scorso anno, mi ricordava la festa dell’Unità. Io voglio giocare partite con tanto da perdere e tanto da vincere”.
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19 Maggio 2016, 12:30