07 Ottobre 2016, 13:04
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TRAPANI – Un amore che non scema, anzi si rafforza. Un rapporto che prosegue, senza tentennamenti di sorta. Non è l’accaduto a modificare certi equilibri che si sono venuti a creare col tempo: Serse Cosmi e Trapani vanno avanti, guardano avanti. Rotto un silenzio assordante, che aveva alimentato voci incontrollate di addii, cambiamenti, ribaltoni: fastidiose speculazioni spente da parole chiare e risolute, attraverso le quali il tecnico perugino si è ripreso il centro della scena, ritrovando immediatamente il filo conduttore con una città che si è stretta intorno all’icona per eccellenza di un sogno ancora nella mente e negli occhi di tutti. Una scintilla che potrebbe dare senso e significato anche a quello che accadrà in campo, quantomeno nell’immediato.
Il tecnico torna in città e si riprende la squadra: rifinitura e conferenza della vigilia, come se nulla fosse successo. Una scelta, dopo le parole espresse nella serata di ieri: “Mi sembra importante, a mente più serena, dire due parole alla gente di Trapani, che mi ha manifestato da subito il suo affetto e la sua vicinanza, così come ha fatto sin dal primo giorno in cui sono arrivato in città – ha spiegato Cosmi –. Ciò che mi dispiace di questa vicenda, è vedere il loro dolore, la cosa più triste è stata leggere nei loro occhi quasi la volontà di chiedermi scusa per qualcosa, di cui non abbiamo certezza e di cui non avevano responsabilità. Da due anni ormai mi sento orgogliosamente portavoce di questa terra e della sua gente. Il mio amore verso Trapani e la sua gente si rafforza, sentendomi sempre di più un figlio di questa terra, anche se adottivo”.
Adesso è il momento di pensare al campo, di guardare all’impegno in programma domenica al “Francioni” di Latina. L’adrenalina dei 90 minuti può essere un toccasana per mettersi alle spalle una settimana difficile. Provando a dare uno sguardo alla classifica, la sfida tra le uniche formazioni sin qui a secco di successi impone al Trapani di andare a caccia dell’intera posta per rispondere nel modo migliore non solo a quanto accaduto ma anche alle critiche piovute nelle settimane precedenti. Bisogna compattarsi, lavorando per uscire da un tunnel pieno di insidie. Domenica saranno trascorsi esattamente quattro mesi dalla finale contro il Pescara: è cambiato tutto, ma la voglia di essere squadra deve essere la stessa. La crescita di un gruppo passa soprattutto da momenti come questo.
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07 Ottobre 2016, 13:04