11 Ottobre 2015, 17:51
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SALERNO – Tredici punti in classifica e una maledizione finalmente scacciata via. Il Trapani sbanca Salerno e ottiene i primi tre punti in trasferta nella gestione Cosmi, volando ulteriormente in una classifica da vertigini per i granata. Il momentaneo quinto posto, ad un solo punto dalla seconda piazza e a tre dal Cagliari capolista, non sono però buoni motivi per fermarsi. Serse Cosmi lo sa e mette in guardia i suoi: “Le letture non vanno date adesso, ma almeno a fine girone d’andata. Abbiamo ottenuto una grandissima vittoria in un contesto non facile, tra l’altro non esprimendo le nostre qualità migliori. Abbiamo avuto difficoltà sia per merito dell’avversario, che per demerito nostro. Sono però felice di aver vinto con una sofferenza estrema, perché così possiamo capire che anche in trasferta dobbiamo giocare come in casa”.
Fondamentale restare imbattuti, così com’è stato fondamentale chiudere la porta alla crisi da trasferte. Il Trapani visto lontano dal Provinciale ha sempre fatto una fatica immane nel portare a casa il massimo risultato, cosa che è avvenuta anche a Salerno, ma per una volta con un finale diverso: “Questa striscia senza vittorie in trasferta ci ha condizionato, indubbiamente”, ammette Cosmi, che sottolinea alcuni errori visti quest’oggi: “Dovevamo fare meglio in attacco, è una nostra qualità. C’è anche da dire che abbiamo perso Coronado che è l’interprete principale delle nostre ripartenze”.
I problemi del fantasista brasiliano non devono però trasformarsi in un alibi. È stato un Trapani coriaceo, che però non ha giocato come vuole Cosmi: “Un episodio avrebbe potuto compromettere il risultato ed è stato bravo Nicolas, sia nel rigore parato che nel salvataggio su Troianiello”. Anche fortunati i granata, soprattutto nell’occasione del gol di Citro, ma non è questo quel che conta: “Ho un mio concetto di calcio – precisa Cosmi – chi gioca sui problemi degli altri è un allenatore mediocre. Può capitare che altre squadre sbaglino, ma io non ho mai pensato di poter giocare sui loro problemi. Noi dobbiamo giocare sulle nostre qualità”.
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11 Ottobre 2015, 17:51