16 Aprile 2016, 18:56
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TRAPANI – Che folle, questo Trapani. Tiene vivo il sogno Serie A, e già questo basterebbe per parlare di follia, battendo l’Ascoli in una partita dagli sviluppi “aztechi”, giusto per riprendere un altro 4-3 da infarto nella storia del calcio. Ma i paragoni rischiano di rovinare l’impresa che Serse Cosmi sta compiendo sulla panchina granata, anche al termine di una sfida non adatta ai deboli di cuore: “Siamo stati bravi a dare un’interpretazione logica ad una partita piena di irrazionalità – ammette il tecnico umbro -. Personalmente amo le partite più lineari, il 4-3 implica errori da ambo i lati. Forse il 2-0 ha fatto pensare a qualcuno di noi che la partita fosse facile da portare in fondo, l’Ascoli invece è riuscito in pochi minuti a fare il 2-2 e a prendere un palo, con merito. Questo ci ha portato ad una realtà diversa e tutto l’ambiente ha subito quel risultato”.
La bravura di Cosmi, prima che tattica, è stata sul piano motivazionale. Il Trapani entrato in campo dopo l’intervallo non è certo stato un Trapani quadrato, ma ha saputo gettare il cuore oltre l’ostacolo: “Ai ragazzi ho detto semplicemente che eravamo ancora sullo 0-0, che stavamo affrontando una squadra ben messa e mi aspettavo una ripresa più razionale. Invece si è trattato della stessa partita, potevamo addirittura perdere. Ciò conferma il nostro grande cuore e la nostra grande voglia, ma anche la qualità dell’Ascoli. Hanno veramente giocatori che fanno male, è riduttivo parlare solo di Cacia. Faccio i complimenti a Mangia perché abbiamo vinto contro una squadra forte”. Quasi una partita affrontata col carattere di Cosmi: “Se devo riconoscermi in una partita, però, mi riconosco più in quella col Brescia”, taglia corto il tecnico. “Oggi abbiamo fatto degli errori che non sopporto – prosegue Cosmi – al di là degli evidenti meriti degli avversari. Nel finale la gestione è sembrata più semplice, ma l’Ascoli era in dieci. Sono uomini anche loro, d’altronde”.
Il peso specifico dei tre punti aumenta subito dopo il consueto conteggio degli assenti. E oggi, più che mai, le defezioni rischiavano di essere letali: “Oggi mancavano Fazio e Coronado, due giocatori fondamentali. C’è stata la possibilità di far giocare nuovamente novanta minuti a Barillà. Poi per un tifoso, veder vincere la propria squadra in questa maniera, è il massimo. Anche i nostri errori nascono da un eccesso di generosità, c’è una voglia di fare che è il nostro pregio”. I problemi per il fantasista brasiliano, per fortuna, non sembrano essere gravi: “Coronado ha semplicemente un’infiammazione ad un adduttore. Si è allenato poco, ma rischiarlo per usarlo solo pochi minuti non mi sembrava il caso. Poi i turni infrasettimanali ti mettono nei guai sotto questo aspetto, rischi di perderlo per tre partite. Anche Pagliarulo ha avuto un problema, Nizzetto stavo per sostituirlo perché ha avuto lo stesso fastidio avvertito col Cagliari, alla fine però ha resistito”.
Nonostante ciò, Cosmi ha trovato dalla panchina un Montalto capace di andare a segno dopo nemmeno un minuto dal suo ingresso. Mica una novità, per questo Trapani: “È un bene per il gruppo – spiega il mister – vuol dire che chi entra non è scontento o svogliato. Certo, non è che devi far gol dopo trenta secondi. Va bene anche dopo cinque minuti…”. Anche una gran bella rivalsa per il centravanti nativo di Erice: “Capisco Montalto e so quali siano le pretese nel giocare nella propria città. Lui ci ha fatto prendere un punto col Como, tre col Modena e tre oggi. Per giudicare un campionato già sarebbe sufficiente. Spero vada avanti così”. Un ultima battuta, infine, sul rigore sbagliato da Citro: “Il rigorista ufficiale è Scozzarella, poi a Modena è andato Petkovic e ne ha segnati due, oggi c’è andato Citro perché probabilmente ha l’ansia di far gol. Ma nel momento in cui decidono i giocatori è giusto che si faccia come dicono loro. Adesso però vedrò di ristabilire delle gerarchie, altrimenti il prossimo lo tira Faggiano…”.
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16 Aprile 2016, 18:56