Costa Concordia, è lotta | tra Palermo e Piombino

di

12 Giugno 2013, 20:52

2 min di lettura

PALERMO – Un primo intervento del Parlamento avvicina la Costa Concordia ai cantieri navali di Palermo. Il Senato ha infatti dato il via libera ad un ordine del giorno che impegna il governo nazionale a “valutare attentamente la scelta della struttura più idonea a livello nazionale per accogliere il relitto della nave e per procedere alla demolizione della stessa”.

Primo firmatario del provvedimento il senatore trapanese Vincenzo Santangelo. “Non possiamo cantare vittoria – afferma l’esponente del Movimento cinque stelle – ma è di sicuro un passaggio importante. Noi di certo non abbasseremo la guardia. Anzi sulla questione abbiamo presentato pure un’interpellanza che andrà in Aula entro fine mese”.

Non si ferma però il braccio di ferro con Piombino. L’ordine del giorno che ha avuto il via libera da Palazzo Madama ha scatenato l’immediata reazione del presidente della Regione Toscana. “Forse non è chiaro al M5S che trasportare la nave Costa Concordia in un porto così lontano dal Giglio, significa mettere a rischio inquinamento l’intero bacino del Mediterraneo”; sottolinea Enrico Rossi. Proprio il governatore toscano è stato anche commissario per i lavori al porto di Piombino. “Spetta alla Regione Toscana la responsabilità di autorizzare lo spostamento del relitto – prosegue Rossi -, classificato appunto come rifiuto pericoloso”.

Articoli Correlati

Nei fatti però si allontana l’ipotesi Piombino, il cui porto pare non sia ancora attrezzato per l’accoglimento del relitto. Lo conferma in modo indiretto proprio Enrico Rossi: “Altre ipotesi saranno prese in considerazione solo se al momento dello spostamento della Costa Concordia non avessimo predisposto il porto di Piombino per accoglierla e purché vengano garantiti tutti gli standard”.

Intanto anche all’Assemblea regionale siciliana i deputati grillini hanno presentato una mozione per chiedere un impegno del governo Crocetta. “Chiediamo un impegno per mettere in pratica tutte le iniziative possibili per dirottare i lavori a Palermo, una delle poche strutture del Mediterraneo in grado di portarli a compimento”. E un analogo provvedimento che caldeggiava la candidatura dei Cantieri navali siciliani è stato presentato pure alla Camera dai deputati pentastellati.

Pubblicato il

12 Giugno 2013, 20:52

Condividi sui social