05 Aprile 2012, 12:59
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Non chiamateli tecnici, per carità. I tecnici già non vanno più di moda. Meglio chiamarli “competenti”. I volti dei primi assessori designati da un candidato sindaco di Palermo sono quelli presentati oggi da Massimo Costa. Sono in quattro. Due donne e due uomini. Tre di questi nomi circolavano già pochi minuti prima della conferenza stampa annunciata dall’ex presidente del Coni.
Il quarto, doveva essere un nome “a sorpresa”, in grado di far discutere, di “fare notizia”. La spiegazione di questa “attesa” si avrà nel momento della presentazione ufficiale. Rajendra Bitrayya, mediatore culturale di colore, originario delle Mauritius, è il colpo di teatro preparato da Costa. Quarantacinquenne, e residente a Palermo da 24 anni, Bitrayya manifesta una certa emozione, ma anche orgoglio, quando dice: “Mio figlio studia giurisprudenza, e mia figlia frequenta il liceo classico Umberto I”. L’emozione però è palese, e si tramuta quasi in imbarazzo, quando, di fronte alle domande dei cronisti, candidamente ammette “di non aver letto un libro” nell’ultimo anno.
Più “consapevoli” del ruolo, invece, gli altri tre: Luigi Palizzolo, ingegnere civile ed edile e docente universitario, Patrizia Livreri, docente universitario di Elettronica e Caterina Ventimiglia, docente di Diritto amministrativo. Tre professori universitari, ma non chiamiamoli tecnici, per carità: “Ho scelto – spiega Costa – solo in base alla competenza. Al loro curriculum. A questo tavolo non ci sono persone ‘segnalate’ da qualcuno. Le ho scelte io”.
E in effetti, i nomi, inizialmente, dicono poco. Poi, uno per volta, gli aspiranti assessori si presentano. A cominciare da Patrizia Livreri, docente di Elettronica alla facoltà di ingegneria, ma ache componente del Cda della partecipata regionale “Parco scientifico e tecnologico”. “Il progetto di Massimo Costa – racconta – mi ha convinto subito, perché incentrato sull’innovazione e sulla multicuralità. Io inesperta? Ho realizzato io il Piano energetico e ambientale della Regione siciliana”. E tra le sue precedenti esperienze, ecco anche quella di componente della Commissione nazionale pari opportunità su proposta dell’allora ministra Stefania Prestigiacomo, di consulente all’assessorato regionale all’Industria e di presidente regionale della “Fondazione Marisa Bellisario”. “Proprio con la Fondazione che presiedo – ha detto la Livreri – ci impegneremo a raccogliere curricula eccellenti di donne da proporre nei cda delle società partecipate”.
Rajedra Bitrayya, invece, come detto, è arrivato dalle Mauritius a Palermo 24 anni fa, per studiare. Da allora, non è più andato via. L’incontro con Massimo Costa, un anno fa, quando il mediatore culturale, legato alla squadra di calcio delle Mauritius, in quel periodo a Palermo, ha chiesto un incontro con l’allora presidente del Coni Sicilia: “Il mio – racconta – è un esempio di integrazione perfettamente riuscita. E per questo devo ringraziare tutti i palermitani”.
Luigi Palizzolo, invece, è un uomo alto e robusto. Ingegnere civile ed edile, insegna alla facoltà di Architettura a Palermo: “Io sono abituato a ‘fare’, a occuparmi delle ‘cose concrete’ – dice – quello a cui stiamo lavorando con Costa è un programma lungimirante, a lungo termine. La forza data dalla freschezza di Massimo sarà la nostra forza, utile a portare avanti una politica di rinnovamento”.
E se Costa è un candidato giovane, giovane è anche l’altro assessore designato: Caterina Ventimiglia, 36 anni, è docente di diritto amministrativo alla facoltà di Giurisprudenza, e si presenta ai cronisti “come donna, come mamma, come avvocato e come docente. Conosco Massimo Costa – racconta – da appena tre settimane. E adesso mi trovo qui, tra i suoi assessori designati. Ammetto di essere emozionata”. A dire il vero, tra le parole della Ventimiglia, si riaffaccia per un attimo l’immagine del Costa-redentore, che il giovane candidato, a dire il vero, ha riposto nel cassetto già da un po’: “Gli incontri con Massimo – ricorda però la Ventimiglia – sono stati quasi miracolosi. Mi ha restituito un metodo: quello della libertà. Mi sono sentita rivivere”. Ma non solo entusiasmo nelle parole del giovane avvocato: “Abbiamo studiato le carte. Le relazioni della Corte dei Conti e quelle della Regioneria generale. Abbiamo le idee chiare su ‘cosa fare’ per Palermo”.
Quello che ancora non è chiaro, invece, è di cosa si occuperanno i quattro. “Le deleghe le renderò note in seguito – precisa Costa – oggi non è ancora il momento”. E in effetti, Costa ha un po’ anticipato i tempi, visto che la scedenza per la presentazione di almeno metà della giunta è prevista per giorno 11, insieme alle liste dei consiglieri: “Ma posso confermare – aggiunge – che non ci saranno amministratori del passato e che i componenti della mia giunta guadagneranno non più di duemila euro al mese”. Il resto della composizione della giunta, quindi, è ancora un rebus. Ma Costa assicura: “Non li prenderemo né da Marte né dalla Luna”. E non saranno tecnici. Per carità. Saranno competenti.
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05 Aprile 2012, 12:59