23 Aprile 2019, 19:34
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MILAZZO (MESSINA) – “Ho già firmato il decreto ministeriale affinché la raffineria di Milazzo, come gli altri impianti simili, adotti le Bat, le migliori tecnologie esistenti. In questa maniera le emissioni saranno sensibilmente ridotte, si stima del 50%. Inoltre, sempre con decreto ministeriale abbiamo fermato otto nuovi pozzi petroliferi davanti alla piattaforma Vega, la più grande piattaforma offshore del Mediterraneo. La commissione Via Vas ha ritenuto che non rispettassero le garanzie ambientali, e io ho firmato il relativo decreto che ferma i progetti”. Lo ha annunciato il ministro dell’Ambiente, Sergio Costa (M5S), intervenendo al Museo del Mare di Milazzo, dove è esposto lo scheletro di un capodoglio spiaggiato per la plastica. “Se c’è un modo migliore per gestire l’ambiente e quindi la salute, io come uomo dello Stato ho il dovere di farlo e di servire il cittadino -, ha aggiunto il ministro -. Servono piccoli passi che seguono una visione coerente e precisa. Così si raggiungono gli obiettivi”.
“Non saranno costruiti inceneritori nella Valle del Mela”. E’ con questa rassicurazione che il ministro dell’Ambiente ha aperto la Conferenza “Sicilia Plastic Free”, tenutasi presso il bastione di Santa Maria del Castello di Milazzo, questo pomeriggio. Un messaggio forte e chiaro per tutti i cittadini in un’area a forte impatto ambientale per via delle industrie pesanti che insistono sul territorio mamertino. La scelta di Milazzo quale sede della conferenza è stata fortemente voluta dalla senatrice pentastellata Barbara Floridia, affascinata dal progetto del museo del mare del biologo milazzese Carmelo Isgrò, il quale ha avuto l’opportunità di esporre il suo progetto. Costa, dopo aver sottolineato come il ministero dell’ambiente sia il primo dicastero che non fa più alcun uso della plastica, è intervenuto sul progetto di legge della totale abolizione delle plastiche monouso e sul decreto “Salvamare” che prevede il recupero della plastica in mare ed il conferimento in apposite aree ecologiche. Milazzo, in questo periodo, è sotto i riflettori anche per la recente istituzione dell’Area Marina Protetta e trova dunque uno slancio in chiave “green” che segue le direttive europee che a macchia d’olio stanno coinvolgendo tutto il territorio nazionale. Il ministro ha anche annunciato la firma del decreto ministeriale riguardanti i valori limite di emissione atmosferiche degli impianti (Bat). In particolare, la raffineria di Milazzo è stata obbligata a ridurre del 50 per cento tali emissioni. Riduzione chiesta a più riprese nel corso degli anni ma che non aveva mai avuto una regolazione legislativa di tale portata.
(ANSA).
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23 Aprile 2019, 19:34