04 Novembre 2013, 20:54
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PALERMO – Più costa libera, nuove gare per le concessioni, passaggi a mare, riqualificazione della zona Sud e, probabilmente, anche meno cabine a Mondello. Ecco il Pudm, ovvero il Piano di utilizzo del demanio marittimo approvato dalla giunta Orlando e presentato oggi in conferenza stampa dal sindaco e dall’assessore alla Mobilità Tullio Giuffrè. Un piano che adesso dovrà passare al vaglio del consiglio comunale per poi (dopo un mese passato all’albo pretorio per le osservazioni) arrivare alla Regione, cui spetterà l’ultima parola. In Sicilia, infatti, il demanio marittimo non è statale ma regionale e proprio alla Regione tocca decidere cosa farne. E malgrado una legge del 2005 (la numero 15) abbia regolato la materia, spingendo i comuni ad approvare i Pudm, finora solo Terrasini lo aveva fatto. E Palermo potrebbe essere il secondo.
“E’ un passaggio importante della messa in sicurezza della città – ha detto il primo cittadino – che si fa non con atti individuali ma con norme che valgono a prescindere dalle persone. Sembra un lavoro semplice ma è il frutto del lavoro della Pianificazione del territorio e degli incontri con i dirigenti dell’assessorato regionale al Territorio dell’assessore Maria Lo Bello”.
Mentre i porti, infatti, rientrano nelle competenze dell’Autorità portuale e del relativo piano regolatore, il demanio marittimo e i porti di quarta classe sono di competenza regionale e quindi del Piano che comincia a muovere i primi passi. “Abbiamo fatto una scelta politica – ha detto il sindaco – aumentando rispetto all’esistente la zona pubblica della costa Nord, ovvero la lunghezza di costa di pubblica fruizione, non data in concessione, e all’inverso portato al 56% la quota dei privati nella costa Sud. Vogliamo che i privati investano lì”.
Una della novità più rilevanti del Pudm sarà il far salire a 11,6 chilometri (su un totale di 29,5) i tratti di costa libera, cioè nei quali si può andare senza dover pagare alcunché. Ad oggi la costa palermitana conta 23,2 chilometri accessibili di cui 8,7 dati in concessione (pari cioè al 38 per cento): con il Piano, i chilometri in concessione scenderanno a 8,5 ma saranno distribuiti diversamente, ovvero 4,6 a Nord (contro i 6,8 attuali) e il resto a Sud (anche se il Comune potrà sempre decidere di non metterli tutti a bando ma di tenerne alcuni per sé). La aree in concessione, attualmente, ammontano a 289.723,37 metri quadrati (di cui 191.266,42 a Nord e 98.456,95 a Sud) con ricavi annui pari a meno di 1,5 milioni.
“Ad oggi – ha aggiunto Giuffré – la costa Nord conta 16 chilometri accessibili su 22, che però non distribuiti equamente tra Sferracavallo e l’Acquasanta, per questo verranno ri-localizzati e con lotti messi a gara che terranno conto di una previsione di distribuzione delle attività”. In parole povere, a Mondello potrebbero esserci più spiaggia libera e meno cabine che spunterebbero invece dal Foro italico in giù. Inoltre, tutti gli attuali concessionari (102 nella costa Nord e 37 in quella Sud) vedranno scadere la propria concessione a dicembre 2015 in virtù di una normativa europea e dovranno quindi partecipare nuovamente ai bandi, che dovrebbero svolgersi entro due anni per evitare di arrivare impreparati al primo gennaio 2016.
“E’ un passo avanti per la costa Sud – ha proseguito Orlando – abbiamo modificato le iniziali indicazioni, avendo rimesso in moto il piano fognario consentirà in tempi medi la piena balneabilità eliminando i recapiti fognari a mare. Un progetto interamente finanziato. Resterà come fonte di inquinamento solo il fiume Oreto, ma ne stiamo parlando con i comuni di Altofonte e Monreale. Come cento anni fa i privati bonificarono Mondello, così vogliamo che oggi investano nella costa Sud prima come solarium e in prospettiva per la balneazione”.
Ma il Comune ha già chiesto alla Regione anche un altro tratto di costa, ovvero due chilometri che dall’ospedale Buccheri La Ferla scendono giù verso Villabate e che sono stati affidati alla Provincia in virtù di un progetto degli anni Novanta che prevedeva la costruzione di una struttura in legno e di una passerella a mare. “Siamo soddisfatti dell’iniziativa del sindaco per la costa Sud che dopo anni di disattenzione vede un’amministrazione attiva – commenta il consigliere dell’Idv Paolo Caracausi – il sindaco ha chiesto alla Regione la consegna dell’area che la Provincia aveva cominciato a bonificare grazie a un progetto proposto da me nel 1997. Da un incontro avuto con il commissario Domenico Tucci alcune settimane fa abbiamo appreso che la Provincia l’ha riconsegnata alla Regione, perché non può gestirla o pagare il canone, ed oggi è solo recintata e sorvegliata dalla ditta che sta eseguendo i lavori. Prendiamo atto della volontà del sindaco di spostare gli investimenti privati nella fascia costiera Sud”.
Inoltre, il Pudm permetterà nell’area demaniale (ovvero circa 150 metri dal mare) di gestire, oltre a stabilimenti balneari, anche strutture sportivo-ricreative, ristoranti e bar, negozi, porti turistici e cantieristica. “Ovviamente piccola cantieristica – ha specificato Giuffrè – che permetterà di riportare in auge antichi mestieri propri delle borgate”. Tra gli obiettivi del Piano le demolizioni delle opere abusive non acquisite al demanio marittimo, il miglioramento dell’accessibilità alla costa, la messa in sicurezza e bonifica delle discariche abusive, la riconversione delle concessioni demaniali esistenti destinate ad attività non connesse alla fruizione del mare, la programmazione e razionalizzazione del rilascio di nuove concessioni demaniali marittime e la regolamentazione delle nuove connessioni in aree “Sic/Zps” per promuovere un uso ecosostenibile della fascia costiera con la fruizione del patrimonio naturalistico. Se per le concessioni bisognerà attendere il 2016, per il resto il Piano potrà entrare in vigore sin da subito appena la Regione emanerà il relativo decreto.
Infine il sindaco si è soffermato anche sulla questione dei porticcioli contesi con l’Autorità portuale. “Ho contatto il commissario e ho inviato una lettera alla Regione per la convocazione di un tavolo tecnico – ha detto Orlando – la nostra posizione è irremovibile”. Il Comune è deciso a riprendersi i porti di Sant’Erasmo, Acquasanta, Arenella, Vergine Maria, Mondello, Addaura e Sferracavallo. “C’è stata una espropriazione dell’autorità portuale in passato – ha attaccato il Professore – dalle dichiarazioni emerge che il commissario è rispettoso delle prerogative di programmazione dell’amministrazione. Non sono dei moli ma delle borgate marinare con accesso a mare. L’unico approfondimento potremmo farlo sulla Cala”.
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