Covid a Palermo: ricoveri, influenza e gravità... Parlano i medici

Covid a Palermo: ricoveri, influenza e gravità… Parlano i medici

Cosa dicono gli operatori del pronto soccorso e della terapia intensiva.

In questo raccontare della vicenda del Covid un po’ a fatica, perché la rimozione sembra il tema dominante della politica, come di quasi tutti, molte delle notizie che sappiamo giungono dagli ospedali. Cosa sta succedendo nei reparti palermitani?

L’allarme di qualche giorno fa

Qualche giorno fa, da Partinico, è arrivato un segnale di allarme. “L’epidemia è riesplosa. Abbiamo tutto il primo piano con i malati Covid. Purtroppo, dopo sei mesi-un anno dal vaccino, la protezione cala sensibilmente e si è esposti. Ci vuole uno sforzo di comunicazione, anche politico. Bisogna rilanciare la vaccinazione, altrimenti andremo verso momenti duri”. Così diceva il dottore Vincenzo Provenzano, manifestando uno stato di preoccupazione diffuso, anche se non sempre espresso a chiare lettere.

Palermo, ‘Cervello’ e Villa Sofia

Siamo a tornati a sentire la dottoressa Tiziana Maniscalchi. Primaria al pronto soccorso dell’ospedale ‘Cervello’, sta reggendo ad interim anche Villa Sofia. “Sicuramente c’è un incremento dei ricoveri e c’è una diffusione ampia dei contagi – dice la dottoressa -. Il punto è la tutela dei fragili. Assistiamo a forme più aggressive, per via del freddo e dei virus stagionali: il Covid con l’influenza può essere un problema in più. Non mi stancherò mai di ripeterlo che è necessario fare il richiamo previsto del vaccino. Io, poi, somministrerei le dosi ai fragili di tutte l’età e a tutti gli over sessanta. E’ sempre consigliata la prudenza, come è opportuno, in certe situazioni, indossare la mascherina. Siamo in uno dei tanti momenti cruciali del coronavirus”.

Le ultime della terapia intensiva

“I nostri quattro posti Covid sono occupati – spiega il dottore Baldo Renda, primario della Terapia intensiva del ‘Cervello’ -. Ma, come ho già avuto modo di dire, spesso la positività è un fattore concomitante in pazienti ricoverati per altri problemi. Ci sono i trapiantati e gli immunosoppressi, però vaccinati gravi per il Covid, con una patologia polmonare, non ne vediamo più. Vediamo ancora, purtroppo, i non vaccinati e sono quelli che stanno peggio di tutti”.

Gimbe: “In Sicilia Covid in aumento”

Il monitoraggio settimanale della fondazione Gimbe mostra un quadro di casi in aumento. Lo stesso contesto tratteggiato dal Dasoe. E’ ancora l’inverno del Covid, con molti richiami di vaccini fermi al palo. (Roberto Puglisi)


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