15 Febbraio 2021, 20:54
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PALERMO- L’avvocato palermitano Gianni Lupo, sessantadue anni, legale esperto e uomo dal sorriso e dall’affabilità apprezzati, sta lottando contro il Covid. Forse, a Palermo, è il primo legale che si trova in condizioni non semplici, ricoverato all’ospedale ‘Cervello’, secondo le ultime notizie, in terapia semi-intensiva.
La sua storia personale riflette l’inquietudine di una categoria. Gli avvocati, che sono rimasti sul campo per difendere i diritti, vanno in tribunale, si recano in carcere dai loro assistiti e rischiano. Perché non considerarli una categoria prioritaria per la vaccinazione?
La storia di ‘Gianni’, la racconta sua moglie, la signora Sara Leone, che ha accettato di parlare con LiveSicilia.it per ringraziare quanti le sono accanto e per perorare la campagna vaccinale per l’avvocatura.
“Oggi – dice la signora – abbiamo saputo di un peggioramento, purtroppo. I prossimi giorni saranno importantissimi. Mio marito è avvocato nell’anima, un grande lavoratore, sempre allo studio e in tribunale. E’ un uomo che si impegna con onestà e con sensibilità, come tanti suoi colleghi. Per me non è giusto che gli avvocati non siano protetti: devono essere vaccinati. Gianni è in terapia semi-intensiva, la situazione è seria, sì. Ma siamo confortati dalla solidarietà, dall’affetto di tanti che ci sono vicini in un momento difficile. Tutti ci dicono: ‘Forza Gianni’. E noi vogliamo sperare che lui possa tornare a casa, da noi. E’ stato male proprio a casa ed è caduto mentre cercava di alzarsi dalla poltrona. Abbiamo chiamato l’ambulanza e l’hanno ricoverato. Sì, noi speriamo e preghiamo”.
Sono le parole dell’anima e dell’amore e quante volte le abbiamo ascoltate nel corso di una tremenda pandemia. Per cui non resta altro da fare che unirsi all’abbraccio ed estenderlo a tutti i sofferenti. Chi ha conosciuto di persona l’avvocato Lupo sa che quello che dice sua moglie corrisponde alla verità. Forza, Gianni.
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15 Febbraio 2021, 20:54