01 Settembre 2021, 19:52
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CATANIA – Forse qualcuno ha dimenticato che alla base della lotta al covid c’è il tracciamento. Solo così si può localizzare il virus, isolare e quindi fermare la diffusione. Ne è estremamente convinto Franco Luca, direttore del Dipartimento per le Attività territoriali dell’Asp di Catania, che però è molto preoccupato dalla diffusione dei kit di tampone fai da te. Un prodotto che vista la normativa della grande distribuzione può essere venduto in farmacia così come all’autogrill.
“Abbiamo avuto una forte richiesta di conferme di rapidi positivi. E questo mi ha sollevato qualche dubbio. Poi facendo un’indagine – spiega Franco Luca – abbiamo scoperto che molte richieste sono arrivate da privati che hanno inviato una mail o all’Asp o direttamente alle Usca autodenunciandosi positivi. Il risultato è arrivato da questi tamponi in vendita che si possono effettuare a casa”.
Ma il funzionario Asp si chiede: “Queste persone hanno avuto senso di responsabilità, ma chissà quante persone che magari risultano positive non lo segnalano. E magari essendo asintomatici continuano ad uscire. Il rischio davvero è che salti il tracciamento e perdiamo di vista molti e molti asintomatici”.
Luca è molto scettico su questa scelta (di carattere nazionale) di permettere al semplice cittadino di poter effettuare un tampone a casa. “Ogni patologia e malattia deve essere certificata da un professionista, la situazione con il trend di crescita di questi giorni rischia davvero di sfuggirci di mano”.
I numeri dei positivi nella provincia etnea sono altissimi e con la riduzione delle Usca si stanno avendo enormi difficoltà a stare al passo con l’aumento dei contagi. “Ho intenzione di parlare con il Commissario Liberti per manifestare le mie preoccupazioni – conclude Luca – affinché anche il Cts possa analizzare questo fenomeno. Questo è un momento molto delicato e non si può sottovalutare nulla. E poi chi ci dice che questi kit riescano a rivelare le varianti?”
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01 Settembre 2021, 19:52