Covid: fine Cts, quarantene per contatto e sospensione per no vax, le decisioni del Cdm - Live Sicilia

Covid: fine Cts, quarantene per contatto e sospensione per no vax, le decisioni del Cdm

Il cronoprogramma fissato dal governo
LA PANDEMIA
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PALERMO – “Con questo provvedimento superiamo le quarantene per contatto, anche per i non vaccinati. Da ora in poi resterà in isolamento soltanto chi risulta positivo. Questo è importante per le scuole. I bambini che sono venuti a contatto con i positivi dovranno a scuola”. Lo ha detto il ministro della Salute Roberto Speranza all’interno della conferenza stampa tenuta con il premier Mario Draghi al termine del Consiglio dei ministri che ha fissato il cronoprogramma per l’allenamento delle misure anti Covid.

Draghi ha ringraziato i componenti del Cts che dal 31 marzo sarà sciolto. Il presidente del consiglio ha ringraziato anche il precedente governo per il lavoro fatto a inizio pandemia.

Si supera il modello a colori per le regioni basato sulle ordinanze del ministero della Salute. Rimane in piedi invece il sistema di monitoraggio.

Rimane l’obbligo vaccinale ma non ci sarà più la sospensione dal lavoro per la mancata vaccinazione. La regola della sospensione varrà fino al 30 dicembre per il personale sanitario. Le persone non vaccinate potranno recarsi a lavoro con il green pass base fino al 30 di aprile.

Le mascherine, fino al 30 di aprile, restano obbligatorie al chiuso. In alcuni luoghi rimane l’obbligo di Ffp2.

Fino al 30 di aprile, rimangono vigenti alcuni obblighi di green pass base su trasporti a lunga percorrenza, mense e catering continuativo concorsi pubblici, colloqui in carcere, partecipazione pubblico agli eventi sportivi all’aperto. Il Green pass rafforzato rimane per i ristoranti al chiuso, piscine e palestre, feste pubbliche, sale bingo e da ballo, convegni e congressi, e per gli eventi sportivi al chiuso. Dal primo maggio ci sarà poi il superamento del green pass.

Sono prorogate una serie di disposizioni che riguardano le strutture sanitarie.

Speranza: non ci sono evidenze per quarta dose

In questo momento non ci sono evidenze scientifiche che portano a dirci che sia necessaria la quarta dose del vaccino per tutti. Nessun Paese a livello mondiale e europeo sta immaginando la quarta dose per tutti. Siamo partiti con i fragili e in queste ore stiamo valutando l’ipotesi di una quarta dose a fasce generazionali più avanzate: questo richiederà un approfondimento ma è una cosa a cui ci stiamo preparando. Noi saremo pronti, le dosi sono già a disposizione, ma dobbiamo aspettare che ci siano le basi dell’evidenza scientifica, che in questo momento ancora non c’è”. Così il ministro per la Salute, Roberto Speranza


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