20 Ottobre 2020, 05:02
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CATANIA – “C’è una crescita esponenziale dei contagi che potrebbe mettere in difficoltà il sistema sanitario”. Non ha dubbi il professore Paolo Castorina, fisico teorico che, dall’inizio dello stato di emergenza, monitora i dati per conto dell’università etnea.
Con Castorina collaborano esperti di primo piano, come Bruno Cacopardo, direttore del reparto di malattie infettive del Garibaldi, Manuela Ceccarelli e Daniele Lanteri.
Castorina ha analizzato gli incrementi giornalieri dei contagi e il numero dei ricoveri. “La crescita è esponenziale”. Nello studio, tradotto in inglese, che riguarda tutta l’Italia e la Sicilia in particolare, è stato ipotizzato, sulla base degli incrementi, la possibile crescita dei positivi e di coloro che necessitano di cure in ospedale.
“Per quanto riguarda i ricoveri e le terapie intensive, entro 5 giorni possiamo arrivare a 700 ricoveri, il 24 anche 100 in terapia intensiva”. Si tratta di numeri che, lo stesso Castorina invita a maneggiare con cura, anche se c’è da dire che, negli ultimi 6 mesi non ha sbagliato un colpo. Alla crescita viene applicato un coefficiente e il dato resta coerente con l’aumento giornaliero.
Secondo Castorina siamo in fase di superamento dei mini cluster che hanno caratterizzato il mese di settembre. “È come – spiega il fisico – se in una grande foresta ci siano inizialmente dei piccoli incendi, cioè in una prima fase brucino singoli alberi o al massimo quelli vicini, ma si riesce a circoscrivere il fuoco. Adesso – aggiunge l’esperto – rischiamo di arrivare nella fase in cui diventa sempre più difficile controllare i numerosi cluster che si diffondono e il fuoco potrebbe bruciare tutta la foresta”.
Secondo una stima confermata più volte in questi mesi, gli asintomatici potrebbero essere “il quadruplo o il quintuplo dei positivi accertati”. Quindi il numero di coloro che possono trasmettere il virus rischia di essere fuori controllo, senza il rispetto delle prescrizioni.
Su queste basi, sottolinea il fisico, “il primo novembre potremmo arrivare a oltre 800 ricoveri”, anche perché “gli effetti del nuovo Dpcm li vedremo tra una decina di giorni”.
In quest’ottica servono posti letto in ospedale, per assistere chi dovesse averne bisogno. La Regione sta andando proprio in questa direzione, ma al di là delle previsioni, un ruolo importante lo giocano i comportamenti dei singoli. E per capirlo basta il buon senso.
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20 Ottobre 2020, 05:02