Covid in Sicilia, contagi e varianti: si teme per l'ondate estiva

Covid in Sicilia, contagi e varianti: si teme per l’ondata estiva

I numeri dicono che il virus circola con forza per la mancanza di restrizioni e l'arrivo di nuove varianti.

Non è semplice parlare di Covid, alle porte di un’estate che si vuole vivere senza preoccupazioni ed è comprensibile che sia così. Ma l’analisi della realtà impone che se ne parli, invece. I contagi schizzano alle stelle, i ricoveri aumentano e il flusso di turisti in arrivo in Sicilia non può che destare qualche preoccupazione. Basta guardare i numeri nudi e crudi.

Il bollettino di oggi

Ecco il bollettino diramato oggi, il 17 giugno 2022. Sono 2.960 i nuovi casi di Covid19 registrati a fronte di 16.285 tamponi processati in Sicilia – abbiamo scritto -. Il giorno precedente i nuovi positivi erano 2.878. Il tasso di positività scende al 17,2%, il giorno precedente era al 17,6%. La Sicilia è al sesto posto per contagi. Gli attuali positivi sono 49.112 con un incremento di 1.952 casi. I guariti sono 1.749 mentre le vittime sono 5 e portano il totale dei decessi a 11.106. Sul fronte ospedaliero i ricoverati sono 585, 2 in più rispetto al giorno precedente, in terapia intensiva sono 21, quattro in meno rispetto al giorno prima. A livello provinciale si registrano a Palermo 1.142 casi, Catania 930, Messina 488, Siracusa 331, Trapani 159, Ragusa 264, Caltanissetta 116, Agrigento 216, Enna 60.

Il bollettino di un anno fa

Ecco invece cosa scrivevamo il 17 giugno 2021, esattamente un anno fa. Contagi e ricoveri in calo: nessuna vittima in Sicilia (non accadeva da nove mesi). Sono 228 i nuovi positivi al Covid19 registrati in Sicilia nelle ultime 24 ore, su 13.206 tamponi processati, con una incidenza che sfiora l’1,7%. La Regione è al secondo posto in Italia per numero di contagi giornalieri dietro la Lombardia. Nessuna vittima in più: il totale dei morti resta a 5.928. Il numero degli attuali positivi è 5.901 con una diminuzione di 102 casi. I guariti sono 330. Negli ospedali i ricoverati sono 318, 10 in meno rispetto a ieri, quelli nelle terapie intensive sono 35, 1 in meno rispetto al bollettino precedente. La distribuzione di casi registrati per province vede Palermo con 39 casi, Catania 76, Messina 2, Siracusa 5, Trapani 11, Ragusa 24, Agrigento 28, Caltanissetta 21, Enna 22.

Il ‘caso’ Palermo

I numeri di Palermo sono quelli più impressionanti, ma denotano anche un tracciamento, verosimilmente, più capillare. Guglielmo Francavilla e Roberto Siragusa lavorano per la struttura commissariale, nell’hub della Fiera e si occupano di statistica, tenendo anche i contatti con l’Iss. “Ogni settimana – dicono – da tre o quattro, a Palermo, c’è un indice di prevalenza di mille casi registrati in più al netto dei guariti. Il trend si è invertito dalla seconda metà di maggio. L’anno scorso, il diciassette giugno, sempre a Palermo, avevamo novantanove ricoverati e trentanove contagi tracciati, oggi, un anno dopo, i ricoverati sono 238 e i positivi 1.142. Quest’ultimo, oltretutto, rischia di essere un dato sottostimato, visto che diverse persone fanno il tampone a casa e non denunciano la positività, ci risulta perché poi le individuiamo quando hanno dei sintomi. Le terapie intensive sono allo stesso livello, con cinque ricoverati, l’anno scorso erano sei, sempre nell’area metropolitana. Secondo quanto riferiscono i laboratori, la variante Ba.5, l’ultima sottovariante di Omicron, si avvia a diventare prevalente. Ma è un dato generale. Ci sono delle preoccupazioni per il flusso imponente di turisti che arriverà, in estate, senza controlli, né restrizioni”.

L’importanza dei vaccini

L’assenza progressiva di vincoli concorre, ovviamente, alla circolazione del Covid. I vaccini limitano la portata ospedaliera della diffusione del contagio. Gli attuali vaccini Covid-19, che si basano sul “ceppo ancestrale del virus SarsCoV2, continuano a mostrare una forte protezione contro la malattia grave e la morte in tutte le varianti virali osservate fino ad oggi”. Così in un documento di aggiornamento, l’Organizzazione mondiale della Sanità ed il Technical Advisory Group on COvid-19 Vaccine Composition fanno il punto sull’immunizzazione. “Guardando al futuro – avverte, tuttavia, l’Organizzazione mondiale della sanità – è prevista una continua evoluzione del virus, che porterà all’emergere di nuove varianti”.


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