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Covid, la variante indiana e i vaccini: ecco cosa sappiamo finora

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14 Giugno 2021, 11:01

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ROMA – La variante Delta, meglio conosciuta come “variante indiana” è arrivata in Italia: recente il caso di un focolaio in una palestra di Milano in cui si è registrato almeno un caso, quello di un operatore sanitario, già con vaccinazione completata, contagiato dalla variante indiana. A preoccupare è la possibilità di reinfezione. Esistono casi in persone già vaccinate anche con varianti diverse dalla Delta. Ma i dati raccolti dalle autorità inglesi non sembrano smentire l’efficacia dei vaccinii contro questo ceppo, anche se la forza protettiva sarebbe inferiore rispetto alla norma.

I dati della Gran Bretagna, nazione in cui la variante indiana ha soppiantato quella precedentemente denominata come variante inglese, parlano di 33.207 casi totali di variante Delta nella settimana. La capacità di trasmissione della variante Delta pare è maggiore del 64% e aumenta di 2 volte il rischio di ospedalizzazione rispetto alla precedente variante. Il 68% dei casi si sono verificati in persone non vaccinate.

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In base alle analisi sui dati inglesi, i vaccini in uso nel Regno Unito (Pfizer e AstraZeneca) sono ancora efficaci, soprattutto dopo due dosi. L’efficacia del vaccino contro la variante Delta è maggiore dopo 2 dosi anche secondo un recente studio pubblicato sulla rivista scientifica Nature.

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14 Giugno 2021, 11:01

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