Focolaio in una casa di riposo | In Sicilia calano ancora i ricoveri

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22 Aprile 2020, 10:18

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PALERMO – “Vogliamo offrire, da un lato una ricca e variegata proposta multimediale per rimanere vicini ai tanti appassionati e turisti virtuali, fornendo spunti per un approfondimento e un momento di conoscenza, anche rimanendo a casa. Ma, dall’altro, anche rinnovare l’invito a non uscire, evitando così il proliferare del contagio. I numeri abbastanza contenuti dei casi positivi, fino a ora riscontrati in Sicilia, infatti, non ci devono fare distogliere l’attenzione dal rispetto delle regole. Solo così potremo venir fuori prima da questa epidemia. Ancora un altro po’ di pazienza e poi, speriamo, il Coronavirus possa essere solo un cattivo e lontano ricordo”. Lo afferma il governatore Nello Musumeci presentando la App  ‘Sicilia archeologica’, realizzata dall’assessorato dei Beni culturali. Un’applicazione gratuita per smartphone e tablet (scaricabile attraverso Google Play e App Store) che porta il visitatore in giro per i 14 Parchi archeologici siciliani e per gli itinerari subacquei della Soprintendenza del Mare, con una ricca collezione di immagini e testi. “Un suggestivo viaggio con la possibilità di approfondire temi legati all’archeologia e alle numerose tracce lasciate in millenni di storia”, dice in una nota la presidenza della Regione. A Caltagirone, intanto, scoppia un focolaio all’interno di una casa di riposo: 39 i contagiati. Sul fronte politico, invece, l’Assemblea regionale siciliana ha iniziato a lavorare su Bilancio e Finanziaria: nelle commissioni di merito sono state già apportate le prime modifiche al testo, che poi dovrà superare l’esame dell’Aula

LA DIRETTA DI LIVESICILIA

19.40 – Positivo al Covid-19 un paziente ricoverato presso l’Ospedale di Paternò. L’uomo, di 41 anni, è tutt’ora asintomatico e in buone condizioni di salute. L’accertamento della positività al tampone è avvenuto prima delle dimissioni protette, sulla base delle stringenti direttive impartite dalla Direzione Aziendale in ragione del contesto pandemico. Il paziente sarà trasferito nelle prossime ore presso il Covid Hotel di Acireale. Test positivo al Covid-19 anche per un’infermiera dell’Ospedale “SS.mo Salvatore” e di un operatore di una ditta esterna.

Ospedale di Paternò, tre positivi al Covid-19

19.30 – Maggiore flessibilità e più favorevoli opportunità di didattica a distanza (Dad) anche per la formazione professionale”. L’assessore regionale Roberto Lagalla ha infatti autorizzato la diversificazione e semplificazione delle attività formative online. “È stata infatti estesa la possibilità di utilizzare la Dad in modalità asincrona, quindi senza che sia necessaria la compresenza temporale del docente e dell’allievo, al fine di rendere più flessibile lo svolgimento delle attività didattiche e di limitare i tempi ed i costi di connessione, consentendo un più agile approccio ai percorsi formativi e valorizzando il lavoro individuale degli allievi”, afferma una nota.

Coronavirus e attività formative on line, Lagalla: “Sistema reso più flessibile”

19.00 – Fiori d’arancio oggi a Monreale malgrado l’emergenza coronavirus. Il sindaco Alberto Arcidiacono ha celebrato questa mattina il primo matrimonio da quando sono iniziate le restrizioni imposte dai decreti nazionali.

Matrimonio con la mascherina a Monreale. Il sì di Vincenza e Federico

18.15 – Tutti i cittadini interessati ad avere indicazioni sulle modalità di registrazione per eseguire il protocollo sanitario fine quarantena, notizie sui tamponi, indicazioni sul protocollo Covid-19, dichiarazioni di arrivo da altro territorio, richieste test covid-19,possono contattare l’Asp di Trapani inviando una mail a: epidemiologiatrapani@gmail.com; uocspemp@gmail.com; uocpemp@asptrapani.it; uocspemp@gmail.com, oppure inviando un sms al numero telefonico: 348 2297435 o telefonando al numero fisso del dipartimento di prevenzione: 0923. 543027 dal lunedì al venerdì, dalle 8.30 alle 17.30

18.00 – Il coordinamento per l’emergenza coronavirus nell’area metropolitana di Messina informa che presso l’ospedale “C. Zodda” di Barcellona, dove si trovava ricoverata, è deceduta una donna di 92 anni, già affetta da altre patologie e risultata positiva al Covid-19. Dall’inizio dell’emergenza sono pertanto 43 in totale i decessi di persone affette da coronavirus in città e provincia. Si sono registrate 5 nuove guarigioni di pazienti che erano risultati affetti da Covid-19, 2 dei quali sono stati dimessi: al Policlinico “G. Martino” di Messina è guarita 1 donna di 100 anni; all’ospedale “Papardo” di Messina 1 uomo di 61 anni e 2 donne di 86 e 77 anni; all’ospedale “C. Zodda” di Barcellona 1 uomo di 32 anni. In città e provincia le guarigioni complessive dal Covid-19 sono ora 64.

17.30 – Dopo la provincia di Catania, quella di Messina è la più colpita dal Coronavirus. Questi i casi di coronavirus riscontrati nelle varie province dell’Isola, aggiornati alle ore 17 di oggi (mercoledì 22 aprile), così come segnalati dalla Regione Siciliana all’Unità di crisi nazionale. Questa la divisione degli attuali positivi nelle varie province: Agrigento, 129 (0 ricoverati, 2 guariti e 1 deceduto); Caltanissetta, 115 (15, 16, 10); Catania, 695 (99, 118, 73); Enna, 316 (165, 37, 25); Messina, 408 (120, 64, 43); Palermo, 354 (70, 46, 27); Ragusa, 60 (4, 6, 6); Siracusa, 98 (57, 81, 18); Trapani, 112 (5, 18, 5).

17.00 – Dall’inizio dei controlli, i tamponi effettuati in Sicilia sono stati 58.732 (+3.639 rispetto a ieri). Di questi sono risultati positivi 2.883 (+48), mentre attualmente sono ancora contagiate 2.287 persone (+28), 388 sono guarite (+18) e 208 decedute (+2). Degli attuali 2.287 positivi, 535 pazienti (-16) sono ricoverati – di cui 35 in terapia intensiva (-2) – mentre 1.752 (+44) sono in isolamento domiciliare.

I dati aggiornati sull’emergenza Coronavirus in Sicilia

16.45 – L’esercito, che in Sicilia è impegnato a sostegno del contenimento del Coronavirus, ha avviato a Palermo la sanificazione dei locali di enti assistenziali e case per anziani. Nei prossimi giorni estenderà gli interventi di disinfezione ambientale nelle “zone rosse” della Sicilia. Gli interventi vengono effettuati dai militari e dagli esperti della Brigata Aosta a Palermo su richiesta del sindaco Leoluca Orlando e nelle “zone rosse” su segnalazione del presidente della Regione, Nello Musumeci.

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16.30 – Sono risultati negativi al tampone i cinque pazienti della Clinica Morana risultati positivi, ieri, al test sierologico tramite prelievo ematico. Lo ha reso noto l’Asp di Trapani. I pazienti sono stati sottoposti al tampone naso faringeo e l’esito è per tutti, di completa negatività. Sono stati sottoposti al tampone per la diagnosi anti Covid-19 anche gli oltre 60 operatori sanitari che lavorano nella struttura dei quali si attende l’esito.

Cinque test negativi nella clinica di Trapani. Si attende l’esito di altri 60 tamponi

16.00 – “Un portale creato in house ci permette di monitorare costantemente la situazione dei contagi e dei malati per l’emergenza Covid-19. E’ uno strumento di valido aiuto sul piano organizzativo”. Lo dice il direttore generale dell’Asp di Ragusa Angelo Aliquò in un’intervista al quotidiano ‘La Sicilia’. La provincia di Ragusa in Sicilia è la più virtuosa. Col numero minore dei contagi, col numero dei guariti. Proprio ieri sono stati due mesi che si trovavano in Malattie Infettive. Ma Aliquò ritiene utile il portale realizzato per il controllo dell’emergenza. “E’ un sistema fatto in house – spiega il manager – attraverso il quale abbiamo il monitoraggio completo e aggiornato della situazione. Ci permette inoltre di mettere in rete le informazioni, condividendole, in alcuni casi con le opportune restrizioni di accesso per la privacy, con la prefettura, la questura, le forze dell’ordine ma anche con i medici di base ed i sindaci. Attraverso l’elenco unico, aggiornato in tempo reale, possiamo monitorare i casi positivi, i relativi contatti, la situazione del relativo tampone, quindi quando è stato eseguito, da quale operatore, in che laboratorio è stato inviato e la fase dell’elaborazione. Questo sistema ci ha aiutato molto”.

15.30 – Ripartenza delle attività produttive dal 4 maggio, con alcune singole eccezioni dal 27 aprile. E’ lo schema concordato questa mattina, a quanto si apprende, nelle riunioni a Palazzo Chigi

Ripartenza dal 4 maggio, ma alcune attività potrebbero riaprire prima

14.24 – Il direttore generale dell’Asp di Caltanissetta Alessandro Caltagirone ha chiesto una relazione alla direzione medica di presidio dell’ospedale di Mussomeli in merito alla morte di un’anziana di Casteltermini di 90 anni, deceduta ieri pomeriggio nel reparto di lungodegenza. “L’anziana – ha spiegato il manager – era una paziente oncologica, deceduta dunque per ragioni legate alla grave patologia da cui era affetta, sottoposta a tampone post-mortem. Quest’ultimo ha dato esito positivo. Tuttavia a scopo precauzionale ci siamo immediatamente attivati per sottoporre a tampone e test sierologici un centinaio di operatori sanitari dell’ospedale e 14 pazienti ricoverati al momento tra Ortopedia, Lungodegenza e medicina interna. Posso già dire che i test sierologici sui 14 pazienti hanno dato esito negativo, ma attendiamo l’esito dei tamponi che sono stati inviati a Gela. Capiremo nelle prossime ore come l’anziana abbia contratto il coronavirus dopo aver esaminato la relazione che abbiamo richiesto”.

13.14 – Sindacati e associazioni di categoria fanno ricorso al Fondo di integrazione salariale (Fis) per arginare i costi del personale dipendente, a seguito delle misure di contenimento per il contrasto al Coronavirus. Come per tutte le aziende, anche i sindacati hanno dovuto fare i conti con la diminuzione del lavoro e delle entrate. Al momento, Cgil e Uil Sicilia hanno applicato il Fis al 50 per cento per parte o tutto il personale assunto. Ad aprile, i dipendenti della Cgil usufruiranno dell’integrazione del fondo accantonato con la normativa prima dell’emergenza sanitaria, mentre la Uil, da fine aprile, applicherà il Fis sulla base del decreto Covid-19. Fondo di integrazione anche alla Camera del lavoro della Cgil di Palermo, dove è stato deciso il ricorso al paracadute sociale Fis per nove settimane. Inoltre, i dirigenti sindacali ai quali non può essere applicato il Fis, perché distaccati, per esempio, verseranno una parte dello stipendio come solidarietà per integrare il fondo. Sicindustria non è da meno: in via Volta è stato deciso il ricorso al Fis al 50 per cento, applicando la normativa Covid-19, per alcuni comparti che hanno visto un calo vistoso del lavoro.

12.47 – Centenaria guarisce dal Covid-19, festa in ospedale

11.33 – I sindacati degli edili: “Ripartire in sicurezza e legalità”

10.52 – A Lampedusa arriverà una nave per la quarantena 

10.30 – L’Anci Sicilia ha incontrato ieri i segretari regionali di Cgil, Cisl e Uil per un confronto e un’analisi degli interventi per garantire la sicurezza dei cittadini e per sostenere le fasce più deboli della popolazione in questo periodo di emergenza sanitaria e di crisi economica. Durante l’incontro in videoconferenza si è ampiamente discusso su quale nuovo approccio utilizzare per agevolare il rilancio di importanti settori dell’economia siciliana, come lo sport, il turismo, la cultura e le imprese. “Si è convenuto – ha precisato Leoluca Orlando, presidente dell’Associazione dei comuni siciliani – di tracciare un quadro organico di tutti i diversi aspetti delle questioni riguardanti la sicurezza e la prevenzione nella fase di ripartenza, degli effetti negativi collegati alle fasce di cittadini che si trovano in particolare sofferenza e disagio, delle ricadute economico sociali sollecitando in tal senso l’azione congiunta di Governo nazionale e Governo regionale. A proposito della Legge finanziaria ci si è trovati d’accordo sul fatto che i molti interventi e le risorse ivi previsti appaiono difficilmente utilizzabili in relazione alle procedure e alla rendicontazione previste dalla normativa europea. Sono state espresse anche forti criticità in riferimento ad alcuni specifici settori in cui i comuni sono penalizzati dalla mancata assegnazione di risorse per un’intesa ancora assente con il Governo nazionale”. Nei prossimi giorni l’Anci Sicilia incontrerà nuovamente i sindacati per un ulteriore confronto e per avanzare eventuali proposte finalizzate a garantire la ripresa in piena sicurezza sanitaria, quali gli interventi per favorire il distanziamento.

9.11 – Focolaio in una casa di riposo a Caltagirone

6.02 – La Finanziaria d’emergenza all’Ars, prime modifiche

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22 Aprile 2020, 10:18

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