06 Gennaio 2022, 05:48
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CATANIA – Crescono i contagi, e crescono anche i ricoveri per Covid. Soprattutto tra i non vaccinati, che tendono a sviluppare le forme più gravi di malattia, e che sono le persone maggiormente presenti tra chi finisce nei reparti di infettivologia o di terapia intensiva. Tra questi però c’è una categoria particolare di pazienti, i NoVax, che non rinunciano a condurre la propria battaglia contro i vaccini anche mentre hanno bisogno di cure immediate.
Si è scritto e detto molto della tendenza delle persone NoVax a negare l’esistenza di ogni validità dei vaccini, o addirittura del virus anche dopo essersi contagiate. Ma quella che emerge negli ultimi tempi è un’ulteriore tendenza, quella di rifiutare le terapie, oppure di impartire istruzioni ai medici su come condurle: “Sono convinti che qualcosa non vada – racconta Carmelo Iacobello, dirigente del reparto di Malttie infettive dell’ospedale Cannizzaro di Catania – e per questo vogliono dettare le terapie, sono convinti che sono in grado di gestirle”.
Una convinzione che va fino alla pretesa di conoscere i protocolli nei minimi particolari: “Mi è capitato – dice Iacobello – di avere pazienti che contestavano l’ossigenoterapia e pretendevano un macchinario piuttosto che un altro. Ma in generale, questi pazienti sono dei contestatori a prescindere: hanno delle idee molto chiare, molto più di noi, su come si debba curare la malattia da Coronavirus, e io che ho trattato 1500 pazienti – conclude Iacobello – dovrei, secondo il loro punto di vista, accettare i loro consigli su quali farmaci usare o quale trattamento adoperare”.
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06 Gennaio 2022, 05:48