Cronaca

Covid, pronte nuove restrizioni ma è scontro sui controlli

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09 Novembre 2020, 19:31

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PALERMO – Strade e piazze piene di gente, ambulanti con la fila dei clienti e mercatini affollati in barba a qualunque distanziamento sociale o norma anti-Covid. Le immagini di sabato e domenica scorsi, scattate a Palermo, hanno fatto il giro della rete e conquistato la ribalta nazionale, proprio mentre andava in onda l’ultimo, fragoroso scontro, fra il sindaco Leoluca Orlando e il Governo Musumeci. Il primo cittadino, con una lettera inviata anche al premier Conte, ha parlato senza mezzi termini di una “strage annunciata” in Sicilia, attirandosi gli strali di parte del centrodestra, e dal Comune filtrano alcune indiscrezioni su nuovi provvedimenti restrittivi.

Allo studio di Palazzo delle Aquile ci sarebbe infatti non solo l’ingresso contingentato in parchi e ville, ma anche la riattivazione dell’ordinanza anti-assembramenti in centro che con l’ultimo Dpcm era stata sospesa. L’ipotesi sul tavolo del sindaco prevede di riesumarla, facendo scattare i divieti addirittura dal pomeriggio per tentare così di evitare il ripetersi degli affollamenti a Mondello o in via Maqueda.

Ma la sortita del sindaco ha anche scatenato una polemica tutta locale, con Udc e Lega pronte a chiedere al Professore il “conto” dei mancati controlli in città. “Orlando attivi la macchina comunale dei controlli sulle strade, anziché attaccare con dichiarazioni false e fuorvianti che creano allarme nei palermitani – ha detto il commissario provinciale del Carroccio Alessandro Anello – Se non ha gli strumenti per vigilare le strade con la polizia municipale lo dica chiaramente, invece di spostare l’attenzione sugli ospedali con dichiarazioni avventate, prontamente smentite”. “Sembra chiaro che al sindaco ormai la situazione sia sfuggita di mano, come dimostrano le migliaia di palermitani che nello scorso fine settimana sono andati in giro come se niente fosse, tra tintarelle fuori stagione a Mondello e passeggiate per il centro”, ha rincarato la dose la centrista Sabrina Figuccia.

A chi spettano i controlli?

La polemica è tutta politica, ma il nodo dei controlli resta e non è un problema solo palermitano. Perché i Dpcm, ossia i decreti firmati dal Presidente del Consiglio, li affidano alle “forze di polizia”, una definizione che non comprende i vigili urbani che sono invece degli ausiliari di pubblica sicurezza. Una differenza non da poco, se si considera che già nel primo lockdown si scatenò il caos sulla possibilità che anche le polizie municipali potessero fare i controlli anti-Covid (in cambio di una apposita indennità pagata dallo Stato). Una questione risolta solo con un intervento ad hoc del Governo, secondo cui era corretto coinvolgere anche i caschi bianchi, ma che nella seconda ondata si è riproposta tale e quale.

Non è un caso che la “regia” dei controlli sia affidata ai comitati provinciali per l’ordine e la sicurezza e quindi alla Prefettura che si raccorda con la Questura. Una circolare del ministero dell’Interno dello scorso 22 ottobre ha dovuto specificare che è possibile “il concorso degli operatori delle polizie locali”, ma sempre su esplicito invito del comitato che a Palermo si riunirà per la prima volta mercoledì prossimo, con l’obiettivo di coordinare i vari interventi. “Il Comune in questa vicenda si muove nell’ambito elle attività di controllo in base al Dpcm, coordinate dalla Questura insieme alle altre forze dell’ordine con cui si collabora in modo proficuo”, si limitano a replicare da Palazzo delle Aquile, dove però il problema è ben presente.

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I controlli, in realtà, non si sono mai fermati. Nei primi nove giorni di novembre, secondo i dati della Prefettura, sono state controllate 15.708 persone, di cui 125 sanzionate e tre denunciate; le verifiche sulle attività commerciali sono state 2834, con due sanzioni comminate e tre chiusure. Operazioni in cui anche la polizia municipale di via Dogali è coinvolta: il primo novembre i vigili urbani hanno controllato 166 persone, 127 il 2 novembre, 89 il giorno seguente, 332 mercoledì scorso, 121 il giovedì, 172 il 6 novembre e 379 il sabato. Nel fine settimana, sono stati 685 i controlli fra persone e attività commerciali: 637 sugli spostamenti con sei contestazioni, anche con posti di blocco, e 48 attività commerciali controllate di cui due chiuse. “Facciamo quello che possiamo – dicono i vigili urbani – compatibilmente con gli altri servizi che dobbiamo comunque garantire”.

Allo studio ci sarebbe un piano per intensificare i controlli che comprenderebbe anche l’impiego quotidiano di 25 pattuglie della municipale, divise su tre turni così da coordinarsi con le altre forze dell’ordine, mentre per il momento si è proceduto più in ordine sparso con i vigili impegnati al confine con gli altri comuni, così da evitare gli spostamenti vietati dal Dpcm, o a piazza Marina, ma non in centro o nei mercati rionali.

Bordate anche dalla maggioranza

Le critiche all’amministrazione comunale, però, non arrivano solo dalle opposizioni. Il consigliere Toni Sala, componente proprio del gruppo degli orlandiani di Avanti Insieme, ha scritto una lettera al comandante dei vigili chiedendo più controlli sugli abusivi. “Il Comune, con l’approvazione del nuovo regolamento anti-evasori, applicherà una severità finora inedita ma ormai inevitabile – scrive Sala – Altrettanta severità, però, va applicata nei confronti di quell’economia in ‘nero’ che danneggia i cittadini due volte: non pagando le tasse e applicando una concorrenza sleale. Come possiamo revocare la licenza a chi non paga la Tari, se poi accanto al negozio sosta impunita una bancarella totalmente abusiva? Come possiamo chiedere a un bar di limitarsi all’asporto, quando l’ambulante di fianco (magari senza licenza) vende generi alimentari? Come possiamo pretendere il rispetto delle regole dai commercianti, quando in ogni angolo della città si trovano abusivi che sono ben lontani da una condizione di indigenza? Per questo, a nome di tante cittadine e tanti cittadini, chiedo di predisporre un piano straordinario di controlli su tutto il territorio comunale che stronchi ogni violazione delle regole e ogni illegalità, con particolare riferimento al commercio”.

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09 Novembre 2020, 19:31

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