'Covid, non è ancora finita: in rianimazione malati con tre dosi'

‘Covid, non è ancora finita: in rianimazione malati con tre dosi’

Il primario della Terapia intensiva spiega a che punto è la situazione.
INTERVISTA AL DOTTORE BALDO RENDA
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Dottore Baldo Renda (nella foto), primario della terapia intensiva Covid dell’ospedale ‘Cervello’, a che punto è la notte del Covid?
“Noi, come ricoveri, ci manteniamo stabili. Non salgono e non scendono. A giudicare da quello che sappiamo, in termini di presenze per tutto l’ospedale, non siamo alla fine della pandemia. Siamo in un momento interlocutorio che potrebbe preludere a un netto miglioramento”.

Ma i ricoveri al pronto soccorso sono diminuiti.
“Sì, però le presenze complessive, come dicevo, sono ancora imponenti. Una quota parte di questi malati si aggraverà e, purtroppo, verrà da noi. Credo che, almeno per un altro mese, le cose andranno così. Poi si vedrà”.

Ne usciremo a breve o no?
“Credo e spero di sì. Ma non so indicare una data precisa, non posso dire quando comincerà la famosa convivenza pacifica con il virus. L’orizzonte di un mese, nel senso dell’impegno che avremo, mi pare verosimile. Almeno un mese ancora così. E poi tireremo le somme”.

Avete anche pazienti con tre dosi?
“Sì, i trapiantati che fanno storia a sé. Che prendono farmaci che abbassano le difese immunitarie. Che, disgraziatamente, nonostante le tre dosi di vaccino, non sviluppano gli anticorpi”.

In questo momento di quanti pazienti vi occupate?
“Proprio adesso, ora che mi sta chiamando, sono tredici. Otto non vaccinati, tre trapiantati, di cui due con tre dosi e uno non vaccinato, e due pazienti vaccinati ma che sono qui per altri problemi, non per il Covid”.

Cioè?
“L’infartuato che è pure positivo, la persona con un grave problema addominale… Non è il Covid che li ha condotti qui, seppure risultano in una condizione di positività”.

Comincia a essere un problema importante questo dei positivi che affollano i reparti Covid ma per un’altra patologia.
“Penso che si dovrà intervenire, individuando nuovi criteri”.

D’accordo con l’abbassamento delle restrizioni?
“D’accordo con la mascherina che si può togliere all’aperto, se non ci sono assembramenti. Per il resto andrei cauto nel liberare tutto e subito. Non è ancora finita”.


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