Cronaca

Covid e ricoveri, la Sicilia resta in bilico per i non vaccinati

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19 Ottobre 2021, 16:03

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La Sicilia è in bilico sul filo stretto del Covid, tra la voglia di sorridere e la paura di cadere. Anche oggi si dovrebbe registrare un aumento dei ricoveri. E il dato ospedaliero, alla fine, è quello più indicativo, perché offre il sintomo della gravità del contagio, mentre la conta dei positivi può variare per mille motivi.

I ricoveri a Palermo

Nella Terapia intensiva dell’ospedale ‘Cervello’ non ci sono state variazioni. I pazienti sono cinque e non si registrano nuovi ingressi recenti. “E chiaro che da noi arrivano in seconda battuta, se si aggravano – dice il primario, il dottore Baldo Renda – e qualche settimana dopo rispetto all’ingresso nei reparti. Speriamo sempre di uscirne, ma guardiamo la realtà con molta attenzione”. E anche apprensione. Qualcuno dal pronto soccorso è già transitato all’Utir (unità di terapia intensiva respiratoria) del dottore Giuseppe Arcoleo. Oggi, su LiveSicilia.it, la primaria del pronto soccorso del ‘Cervello’, la dottoressa Tiziana Maniscalchi, ha detto: “Negli ultimi tre giorni, anche se i numeri sono ancora ridotti, abbiamo avuto piccoli segnali d’allarme con degli incrementi. Arrivano tanti giovani, da quarant’anni in giù, arrivano i giovanissimi e arrivano le famiglie. Hanno una caratteristica in comune. Sono tutti non vaccinati”.

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Il problema dei non vaccinati

Il problema è sempre quello: la quota di popolazione non vaccinata che permette, ancora, una non lieve circolazione del contagio. La Sicilia, secondo l’ultimo report ministeriale, ha somministrato l’86,3 per cento delle dosi di vaccino consegnate. Una posizione da bassa classifica. Ci sono ancora fasce di popolazione parzialmente scoperte. Tra i quaranta e i cinquantanove anni siamo più vicini al settanta che all’ottanta per cento di immunizzati con il ciclo completo. Le occasioni di protezione sono molte, ma troppi non le colgono.

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19 Ottobre 2021, 16:03

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