23 Giugno 2022, 15:47
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“Sono preoccupatissimo, vedo un trend che ci sta portando verso la tempesta perfetta. Con i posti letto disponibili siamo quasi alla saturazione. Abbiamo aperto la Medicina del Civico di Palermo, stiamo riaprendo a Partinico, ma la situazione è allarmante”.
Renato Costa, commissario per l’emergenza Covid nell’area metropolitana di Palermo, è, appunto, preoccupatissimo e si avverte dal tono della voce. Poche altre volte lo abbiamo sentito così.
Dottore Costa, lei tratteggia un quadro catastrofico…
“Io dico che stiamo andando a sbattere e, del resto, era prevedibile. Vuoi tornare alla normalità? Benissimo, ma devi mantenere un minimo di precauzione con le mascherine al chiuso. Almeno questo”.
Che cosa sta osservando dalla sua visuale?
“Che i contagi sono tantissimi e lo dicono anche i numeri delle statistiche. Al drive in della Fiera becchiamo un positivo su due. I reparti boccheggiano. La situazione del pronto soccorso Covid del ‘Cervello’ è al limite. E annoto che, di contro, c’è una rilassatezza che è puro masochismo. Niente attenzione e nuove varianti: non c’è da stupirsi del boom di positivi”.
Anche la primaria del pronto soccorso del ‘Cervello’ si è beccata il Covid.
“E non era mai successo prima. La dottoressa Tiziana Maniscalchi ha sintomi impegnativi, nonostante gli anti-virali e continua a dare una mano da casa. Se non ci fosse il nostro sforzo con le cure domiciliari, gli ospedali scoppierebbero”.
Ma i numeri dicono pure che le strutture tutto sommato reggono.
“I contagi sono in forte aumento e le ospedalizzazioni stanno crescendo. Se non recuperiamo un minimo di saggezza, ci aspettano giorni difficili. Sono stato a Roma, negli aeroporti c’è il caos totale. Sugli aerei e nelle sale d’aspetto tutti senza mascherina. Vogliamo parlare delle partite e degli altri assembramenti? Che cosa ci vuole a essere prudenti? Perché non dire: andate pure allo stadio a vedere Palermo-Padova e mettetevi la mascherina?”.
Sembra anche arrabbiato…
“Sì, lo sono. Avevamo un vantaggio e l’abbiamo dilapidato completamente. Questo davvero mi fa molto arrabbiare”.
Cosa dobbiamo fare?
“Recuperare un sentimento collettivo di responsabilità. Il Covid c’è e può farci ancora molto male. E non si devono dare messaggi sbagliati”.
A chi si riferisce?
“A tanti colleghi medici che vanno ripetendo che il Covid ormai è solo un’influenza, non è affatto vero. Chi afferma sciocchezze del genere, evidentemente, non ha idea del danno che può fare, contribuendo al calo di attenzione”.
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23 Giugno 2022, 15:47