28 Maggio 2021, 05:02
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CATANIA – “Immunità di gregge, ecco quando la Sicilia potrebbe raggiungerla”. È tutto nero su bianco, lo studio è firmato da esperti di primo piano e analizza, sulla base dei dati della campagna di vaccinazione, la data in cui potremmo lasciarci, alle spalle, il coronavirus. Ecco i particolari.
A firmare il documento sono Paolo Castorina, professore dell’istituto nazionale di fisina nucleare di Catania, Daniela Carcò dell’istituto oncologico del Mediterraneo, Manuela Ceccarelli, dell’unità di malattie infettive del Garibaldi di Catania e Bruno Cacopardo, primario di malattie infettive del Garibaldi.
Partendo dai dati ufficiali della campagna vaccinale, gli esperti hanno analizzato diverse ipotesi fino al raggiungimento dei 3,5milioni di siciliani vaccinati.
Dall’analisi emergono, fin dalle prime righe, alcuni problemi: la popolazione siciliana vaccinata ha un’età media alta; c’è l’incognita dei giovani sul fronte delle vaccinazioni; esiste uno zoccolo duro che non vuole vaccinarsi; potrebbe non essere possibile mantenere la crescita esponenziale dei vaccini di questo periodo.
Su queste basi, gli esperti hanno analizzato l’evoluzione della campagna di vaccinazione con una possibile riduzione dal 20 al 60%.
Attualmente, la crescita del numero di vaccinati è esponenziale. Gli esperti stimano che, se non dovesse diminuire il numero dei vaccinati, entro il 30 luglio potrebbe essere raggiunta l’immunità di gregge. Ma ci sono anche altre valutazioni. Se non venisse mantenuta la crescita esponenziale dei vaccinati, sarebbe possibile raggiungere l’immunità di gregge entro il 20 novembre. Con una riduzione del 20% della crescita del numero di vaccinati, la data sarebbe il 27 agosto. Nel caso peggiore, cioè con un crollo delle vaccinazioni, entro il 15 dicembre potrebbe essere raggiunta l’immunità di gregge.
Attualmente, il numero dei vaccinati aumenta esponenzialmente, cioè ha una crescita che raddoppia dopo un lasso di tempo. Qualora questo aumento dovesse arrestarsi, gli esperti hanno previsto delle stime legate al numero giornaliero di vaccini. Con 13mila dosi al giorno l’immunità scatterebbe il 20 novembre; con 15mila dosi il 31 ottobre; con 20mila dosi il 25 settembre; con 25mila dosi al giorno a inizio settembre.
In pratica, la riduzione del 20% del numero di vaccinazioni giornaliere sposta di un mese l’immunità di gregge. A questo si aggiunge che tra poco sarà necessario iniziare il secondo ciclo di vaccini con gli operatori sanitari e gli anziani.
“Scopo dell’analisi – spiega a LiveSicilia il professore Castorina – è mostrare l’assoluta necessità di accelerare il processo di vaccinazione in Sicilia, aumentando i siti e aprendo a tutte le fasce d’età, al più presto. Tutto questo verrebbe però vanificato se, a monte, il flusso di vaccini che giungono in Sicilia non risultasse sufficiente”.
In pratica è una corsa contro il tempo e il risultato dipende da tutti.
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28 Maggio 2021, 05:02