22 Maggio 2023, 17:15
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CASTELVETRANO (TP) – Il secondo circolo didattico ‘Ruggero Settimo’ di Castelvetrano è stato intitolato al piccolo Giuseppe Di Matteo, rapito da cosa nostra all’età di dodici anni, dopo che il padre aveva cominciato a collaborare con la giustizia, fu tenuto in ostaggio per 779 giorni e, pochi giorni prima del quindicesimo compleanno, nel 1996, assassinato per strangolamento e sciolto nell’acido su ordine del capomafia della cosca corleonese Giovanni Brusca.
Oggi pomeriggio è avvenuto la cerimonia di copertura della targa all’esterno del plesso scolastico che si trova nel quartiere Badia, dove abitano i familiari del boss Matteo Messina Denaro.. A scoprire la targa il dirigente scolastico Maria Luisa Simanella e il sindaco Enzo Alfano. Prima della scopertura il coro Do-re-mi ha intonato l’inno nazionale.
“Oggi questa intitolazione ha un significato straordinario perché rappresenta la conferma che questa scuola è un presidio di legalità. Ma con un valore in più che è quello che questo plesso si trova nel quartiere abitato dai Messina Denaro”, ha detto la preside.
L’intitolazione della scuola al piccolo Giuseppe Di Matteo è stata proposta dalla sottosezione di Marsala dell’associazione nazionale magistrati. In pochi mesi l’iter si è concluso con la firma del dirigente del centro servizi scolastici di Trapani Antonella Vaccaro.
Alla cerimonia, tra gli altri, erano presenti l’assessore regionale alla pubblica istruzione Mimmo Turano, il presidente della Commissione regionale antimafia Antonella Cracolici, il procuratore della Repubblica di Marsala Fernardo Asaro e il presidente del tribunale, Alessandra Camassa.
“L’intitolazione al piccolo Giuseppe Di Matteo della scuola dove ha studiato il boss Matteo Messina Denaro è un pugno in faccia ai mafiosi che ricorderà ogni giorno ai boss chi hanno ucciso, senza alcuna remora”. Lo ha detto il presidente della commissione regionale Antimafia, Antonello Cracolici, intervenendo a Castelvetrano alla cerimonia di intitolazione della scuola elementare al piccolo Giuseppe Di Matteo.
“Quell’esecuzione, dopo un sequestro durato quasi due anni, dimostra che la mafia è fatta da uomini senza onore che hanno insanguinato la nostra terra e che vanno tenuti ai margini delle nostre comunità”, ha aggiunto Cracolici.
“Fino a quando i cittadini non capiranno che l’indifferenza è stata la causa del rafforzamento delle mafie non potremo dire di averle sconfitte. E la memoria, come quella incisa nella targa della scuola oggi, serve a coltivare il futuro”, ha concluso il presidente della commissione regionale Antimafia.
“Se una casa si costruisce mattone dopo mattone, una città si costruisce angolo dopo angolo. Nell’angolo dove è intervenuta la magistratura il boss è stato arrestato, in questo angolo di Castelvetrano, invece, dove sorge la scuola, i cittadini onesti hanno messo ordine intitolare una scuola frequentata dal criminale a un bambino che lui ha fatto seviziare e uccidere dopo più di 700 giorni di sequestro”. Lo ha detto l’assessore regionale all’istruzione Mimmo Turano oggi a Castelvetrano per l’intitolazione del secondo circolo didattico a Giuseppe Di Matteo.
“Spero che questo non sia solo una passerella, non sia un incontro sporadico, ma qui venga detto ad alta voce che lo Stato ha vinto contro l’organizzazione mafiosa, contro la cosca di Castelvetrano particolarmente agguerrita”. Lo ha detto Fernando Asaro, attuale procuratore a Marsala. Asaro, negli anni Novanta, ha lavorato a fianco a Luca Crescente, giudice di Castelvetrano morto prematuramente.
“Qui con emozione ricordo l’amico e collega Luca – ha detto Asaro – il suo ultimo atto prima di morire fu proprio la richiesta di arresto per 8 dei 44 poi condannati per il sequestro del piccolo Giuseppe Di Matteo, e tra questi c’era proprio Matteo Messina Denaro”.
“Questa cerimonia rappresenta un grande successo per lo Stato che riconquista fette di territorio dominate dalla mafia, omertà e subcultura che ha incentivato certi comportamenti e certe condotte”, ha aggiunto Asaro.
L’artista marsalese Fabio Ingrassia ha realizzato dal vivo un dipinto raffigurante il viso del piccolo Giuseppe Di Matteo. L’opera è stata dipinta davanti al pubblico intervenuto per la cerimonia di intitolazione del 2° Circolo didattico di Castelvetrano al 12dicenne ucciso dalla mafia.
“Di questo bambino conosciamo l’immagine iconica a cavallo – ha detto Ingrassia – e in pochissimi conoscono il suo sorriso. Io ho fatto una ricerca e in questo dipinto ho tentato di dargli il sorriso che gli hanno strappato”. Ingrassia, 33 anni, è l’autore anche della mostra permanente ‘Vite per la legalità’ allestita al Tribunale di Marsala.
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22 Maggio 2023, 17:15