“Il pizzo si combatte con la tasca”|Credito d’imposta a chi denuncia

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11 Febbraio 2011, 16:16

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“Chi fa richiesta di accedere al credito d’imposta dovrà dichiarare, sotto la propria responsabilità, di non aver omesso di denunciare pressioni estorsive nei tre anni precedenti alla presentazione dell’istanze e di impegnarsi a non cedere al vile ricatto del pizzo, pena la decadenza del beneficio concesso e la restituzione delle concessioni fiscali”. Sarà questa una delle norme inserite nel disegno di legge sulla semplificazione amministrativa che martedì sarà discusso dall’Assemblea
regionale siciliana. Lo ha annunciato l’assessore regionale per l’Economia Gaetano Armao intervenuto oggi alla presentazione del corso “contrasto all’usura e al racket” organizzato dall’Università di Palermo e dalla Guardia di Finanza.   “Il racket e l’usura si combattono con la testa, col cuore ma anche con la tasca”, ha detto Armao. “Nel definire questa iniziativa – ha spiegato l’assessore – siamo partiti da una semplice considerazione: rendere conveniente, oltre che eticamente doveroso, a commercianti e imprenditori il rifiuto del racket”.
“La Regione in questo modo, – ha aggiunto – fa la sua parte nell’azione di contrasto al racket. Siamo convinti che così le imprese potranno valutare meglio le conseguenze di tali azioni e l’opportunità del credito d’imposta, anche in relazione
all’abbandono di vecchie e inaccettabili pratiche di connivenza col fenomeno del racket mafioso”.

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11 Febbraio 2011, 16:16

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