14 Gennaio 2022, 19:38
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PALERMO – È stata Giorgia Meloni a prendere il telefono, ieri, e chiamare Nello Musumeci, mentre era impegnato a Marsala, per comprendere cosa stia accadendo in Sicilia. Ha fatto evidentemente il giro dei palazzi romani l’eco del voto che ha visto il governatore siciliano arrivare addirittura terzo nella consultazione, a scrutinio segreto, che ha eletto i delegati regionali che esprimeranno il prossimo presidente della Repubblica. Il contenuto della telefonata è top secret, ma la sensazione è che la leader di Fratelli d’Italia abbia espresso piena solidarietà al governatore dell’Isola. In fondo, stando alle ricostruzioni, durante il voto di Sala d’Ercole, a mancare non sarebbe stato il sostegno della pattuglia meloniana. La manovra dei franchi tiratori sarebbe partita da altri banchi del centrodestra. Intanto i leader di FdI preferiscono non rilasciare dichiarazioni, in attesa di capire l’evoluzione del quadro non soltanto regionale.
Dopo il mancato patto federativo tra Db e Lega (che ha optato invece per la convergenza con l’Mpa) e i distinguo con Gianfranco Micciché, presidente dell’aula e leader dei berlusconiani di Sicilia, a Nello Musumeci non resta che FdI. Una convergenza che le rispettive basi accoglierebbero come un fatto naturale (non i quadri). Al momento, a quanto risulta, il nodo della ricandidatura del presidente uscente non sarebbe stato affrontato con Meloni. Il mancato azzeramento della giunta ha, per ora, stoppato inoltre qualsiasi valzer sugli assessori. Sullo sfondo resta la controversa ipotesi che Db e Fdi possano fare lista unica alle prossime Regionali.
Ogni ragionamento, però, resterà congelato almeno fino all’elezione del prossimo inquilino del Quirinale, quando Musumeci dovrà decidere quale indicazione strategica seguire in aula. Sebbene sia contato tra i governatori leali al centrodestra, sarà a Roma che Musumeci manifesterà i segnali più evidenti su quale dovrà essere il futuro specifico di Diventerà Bellissima e sopratutto dei suoi vertici, qualora la riconferma a Palazzo d’Orleans risultasse impraticabile.
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14 Gennaio 2022, 19:38