06 Settembre 2020, 11:25
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“Una delle accuse che ci rivolgono è che non abbiamo bloccato gli sbarchi autonomi. Ma non possiamo bloccare i barchini affondandoli. Non devono partire, bisogna quindi lavorare con i Paesi di provenienza, come la Tunisia dove sono stata due volte a luglio ed agosto”. Lo ha detto la ministra dell’Interno Luciana Lamorgese intervenendo al Forum Ambrosetti a Cernobbio. La ministra ha ricordato che “negli ultimi due mesi tutti i migranti sono arrivati con sbarchi autonomi, l’unico arrivo con una nave ong è avvenuto la scorsa settimana ed ha riguardato 350 persone”.
“In questo momento – ha spiegato Lamorgese – ci stiamo muovendo per aiutare la Tunisia, sostenere ed accrescere la sua capacità di gestione dell’amministrazione pubblica e dei flussi migratori. Abbiamo parlato con il presidente della Repubblica e con il presidente del Consiglio incaricato ed abbiamo avuto tutte le rassicurazioni, hanno bloccato le partenze da Sfax, che era il principale porto utilizzato dai trafficanti; ora hanno trovato altri porti, ma noi abbiamo fatto tutti gli interventi del caso”. E l’Italia chiede anche l’aiuto dell’Europa. “Nel Patto per le migrazioni che sarà presentato a breve – ha sottolineato la ministra – si dovrebbe assolutamente stabilire il principio dei ricollocamenti obbligatori e non facoltativi. I Paesi Visegrad non vogliono e noi abbiamo proposto che ci siano sanzioni economiche per chi non partecipa ai ricollocamenti”. (ANSA).
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06 Settembre 2020, 11:25