25 Settembre 2013, 06:00
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CATANIA – “La rottura del Pd con il presidente Crocetta non avrà alcun contraccolpo sul governo di Catania”. Ne è convinto il coordinatore del partito democratico etneo, Enzo Napoli che, nonostante abbia postato sul proprio profilo Facebook una sorta di difesa d’ufficio per la decisione di “reagire con durezza” da parte del direttivo democratico “a un continuo e inaccettabile attacco” da parte del governatore della Regione, tende a sottolineare come la situazione palermitana non avrà alcuna influenza negativa nella coalizione di centrosinistra che sostiene il sindaco Bianco, che gli ha permesso la vittoria al primo turno e all’interno della quale l’area che fa capo al movimento del presidente Crocetta ha un ruolo di tutto rispetto.
“Con il Megafono il Partito democratico è alleato in tante altre realtà – spiega Napoli a LivesiciliaCatania – e, non credo che una questione legata principalmente al Governo regionale e al mancato coinvolgimento del Pd in alcune decisioni importanti, come ad esempio l’aumento dell’Irpef o il ddl sull’istituzione delle città metropolitane, possa avere ripercussioni altrove, in particolare a Catania dove il sindaco Bianco sta agendo in tutt’altro modo rispetto a Crocetta”. Non sarebbe una questione di nomi in Giunta, per Napoli, ma di metodo. “Il Pd non è un utile accessorio – continua – ma un soggetto politico con cui confrontarsi. Enzo Bianco è il nostro sindaco e a differenza di Crocetta – aggiunge – si è sempre mostrato molto disponibile e aperto verso tutte le anime della coalizione. Si confronta con il Pd e con questo rimane in sintonia”.
Quanto avviato dal primo cittadino etneo, secondo Napoli, dovrebbe addirittura diventare modello per il centrosinistra. “Catania è l’esempio di un centrosinistra unito capace di coinvolgere le forze moderate – sottolinea – e Bianco è riuscito a fare lavorare la coalizione serenamente, governandola in modo saggio e ponderato”. Con il Megafono, dunque, proseguirà la comunione di intenti, almeno a Catania dove, sempre a detta di Napoli, i problemi sono stati affrontati e superati. “Per noi, quanto sta avvenendo in città rappresenta quel modello di sintesi che il presidente della Regione deve ancora trovare – evidenzia Napoli – un modello che coinvolga realmente tutte le forze. Anche il sindaco Bianco ha presentato delle proprie liste alle scorse amministrative – conclude il coordinatore del Pd – ma non per questo ha mai organizzato una sua festa”.
Il matrimonio catanese, quindi, reggerà alla prova di Palermo, e non solo secondo il coordinatore del Pd etneo. Il vicesindaco Marco Consoli, nel corso di uno degli incontri del Megaforum appena concluso, ha infatti affermato che “Il Megafono è il primo azionista del governo Bianco”.
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25 Settembre 2013, 06:00