10 Luglio 2014, 18:02
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PALERMO – “Un incontro certamente importante che rinsalda i rapporti politici dei due partiti che in Italia rappresentano il socialismo europeo e si impegnano insieme per rilanciare in Sicilia occupazione e sviluppo”. Così il presidente nazionale del Psi il senatore Carlo Vizzini commenta l’incontro di questo pomeriggio a palazzo d’Orleans tra il presidente della Regione Rosario Crocetta ed una delegazione socialista. L’incontro che ha visto la presenza oltre che del presidente nazionale del Psi il senatore Carlo Vizzini, del segretario regionale Giovanni Palillo, del vice presidente dell’Assemblea regionale siciliana Antonio Venturino e del deputato questore Nino Oddo, “è stato utile a rinsaldare le linee programmatiche del rapporto di collaborazione tra il governo regionale ed il Psi”.
Argomenti di discussione sono stati la situazione socio- economica della Sicilia con particolare attenzione alle riforme per incentivare la ripresa economica e l’occupazione giovanile. Gli esponenti del partito socialista hanno ribadito la necessità di una maggiore infrastrutturazione del territorio siciliano anche alla luce della piena disponibilità del vice ministro alle Infrastrutture Riccardo Nencini. Affrontati i temi dei diritti civili con il sostegno alla battaglia per una legge che garantisca il riconoscimento delle coppie di fatto e di interventi concreti a favore dei centri anti violenza per le donne. “Quello di oggi – si legge nella nota – non è altro che il primo di una serie di incontri che permetteranno di individuare un percorso comune per il raggiungimento degli obiettivi di cui i cittadini siciliani hanno bisogno”.
“Pd e Psi sono i due pilastri politici del governo Crocetta – spiega Oddo – e quest’incontro ha rinsaldato il rapporto. Crocetta non può dipendere troppo da gruppi di deputati transfughi. Rischia di snaturare il senso politico della sua elezione”. Secondo il deputato trapanese “reddito minimo e coppie di fatto sono elementi di sinistra da introdurre fra i prossimi provvedimenti”, mentre “in aula è più serio confrontarsi con la destra perbene di Musumeci che con chi traccheggia borderline. La vicepresidenza – aggiunge Oddo – spetta a questa destra sul piano del rispetto istituzionale. Niente operazioni di corridoio”. Poi conclude: “No al Megafono-partito, sì al contenitore culturale che si richiama alla’zione riformatrice di Crocetta”.
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10 Luglio 2014, 18:02