Crocetta a ‘La Zanzara’: | “Senza Lo Voi sarei morto”

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22 Luglio 2015, 18:12

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PALERMO- “Non mi sono suicidato perché è intervenuto un procuratore perbene, Lo Voi, uno che si batte per la verità, uno apolitico. Lo ringrazio”. Lo dice Rosario Crocetta, presidente della Regione Sicilia, a La Zanzara su Radio 24. “Oggi – dice Crocetta – sarei un uomo morto, infangato e forse tra qualche anno si sarebbe scoperto che avevano assassinato un uomo innocente”. “Ho pensato davvero di ammazzarmi – racconta Crocetta alla Zanzara – e lo avrei fatto subito dopo l’uscita della notizia. Ma è arrivato il mio avvocato che mi ha preso in albergo, mi ha portato nel suo studio e mi ha detto che il procuratore stava verificando la notizia. Altrimenti sarei già un uomo morto. Piangevo, non mangiavo, non dormivo, non mi affacciavo alla finestra perché pensavo che qualcuno mi potesse guardare e mi insultasse, ho avuto paura di uscire di casa. Qualcosa di ignobile. Senza quel giudice sarei una larva umana, è moralmente possibile tutto questo? Possiamo vivere in un paese così?”. “Avevo trovato su internet – dice Crocetta a Radio 24 – un modo veloce, sicuro, in modo che nessuno mi potesse salvare. Visto che non possiedo armi, mi sono chiesto: come mi ammazzo in modo che nessuno mi salvi? Pensavo alle tecniche che dovevo adottare per evitare l’arrivo di qualcuno, ho anche i militari sotto casa e un collaboratore vicino a me. Ma ho trovato un metodo facile, semplice. Lo avevo trovato ma non lo dico per paura delle emulazioni”.

“L’Espresso dica l’ora, il secondo e il minuto di questa intercettazione. Ma non ce l’hanno, perché altrimenti ce l’avrebbero tutte le procure che indagavano su Tutino dal 2013”. Lo dice Rosario Crocetta, presidente della Regione Sicilia, a La Zanzara su Radio 24. “Ci sono procure e giudici che dicono che non c’è nulla – dice Crocetta – e un giornale che pubblica una notizia non verificata. Dieci milioni di risarcimento sono anche pochi perché credo che poi ci sarà la richiesta di risarcimento dal popolo siciliano, perché la Sicilia ha subito danni per centinaia di milioni di euro a causa di questa pubblicazione”. “Il direttore dell’Espresso – aggiunge Crocetta – dice che dimostreranno la correttezza del comportamento, ma il punto è se la telefonata è vera o falsa. La tirino fuori e la portino alle procure perché c’è un attentato a un organo istituzionale e costituzionale dello Stato”. “Mi rifiuto di pensare che l’Espresso sia complice di un complotto – dice ancora Crocetta alla Zanzara – ma penso che abbia preso una bufala. Però non è bello e me ne frego della loro correttezza sulla vicenda, voglio vedere le carte. E non tirino fuori la storia delle fonti da non rivelare, qui siamo di fronte a un golpe”.

“Tutino? Non è il mio tipo, non mi piacciono i borghesi”. Lo dice Rosario Crocetta, presidente della Regione Sicilia, a La Zanzara su Radio 24. “Ma – aggiunge Crocetta – si può dire questo di un presidente? Lo dicono perché sono omosessuale, se ero etero non mi avrebbero dilaniato in questo modo. Hanno detto che ero l’amante di Tutino, il mio medico. Ma gli uomini così non mi piacciono. Tutino è macho, borghese, mentre io sono pasoliniano e non c’entro nulla con l’estetica borghese. Quando ero ragazzo mi piaceva molto Pierre Clementi, un amore simbolico. E poi mi appassionava Ninetto Davoli. Io coi borghesi non c’entro niente”. “Sbiancamento anale? Io non l’ho mai fatto, perché dovrei farlo? Sin da bambino adoravo l’abbronzatura integrale”.

“Io adoro Lucia Borsellino, ma se uno sente un clima di ostilità se ne va l’indomani mattina. Invece fino alla sera prima delle dimissioni mi ha detto che non ce l’aveva con me”. Lo dice Rosario Crocetta, presidente della Regione Sicilia, a La Zanzara su Radio 24. “A Lucia – aggiunge Crocetta – ho mandato un messaggio: non ti ho mai tradita, non ti tradisco e non ti tradirò mai, ma anche lei è stata ingannata e messa nella rete della menzogna. Non è mai stata lasciata sola”. “Non sono stato io – dice Crocetta – a creare il clima di ostilità ma ben altro, ed è lo stesso clima di ostilità che vivo io. L’obiettivo di questo tentato golpe era chiaro: far cadere prima Lucia per poi far cadere me”.

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“Resto nel Pd, fino a prova contraria. Se non mi vogliono mi devono espellere. Rimango fino a quando qualcuno decide di espellermi”. Lo dice Rosario Crocetta, presidente della Regione Sicilia, a La Zanzara su Radio 24. “Ma per Statuto – dice Crocetta – si può espellere solo un condannato, ma io non sono un criminale solo perché lo dice un giornale. Non ho niente, sono pulito”. “Le istituzioni – aggiunge Crocetta – sono state molto frettolose nel giudicarmi, una volta gli uomini di stato parlavano una volta all’anno, adesso parlano tutti”.

 

 

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22 Luglio 2015, 18:12

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