L’Asp di Palermo nella bufera | Crocetta silura Cirignotta

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31 Gennaio 2013, 22:10

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PALERMO – Salvatore Cirignotta non è più il manager dell’Azienda sanitaria provinciale di Palermo. Defenestrato dalla giunta Crocetta ad appena un mese da una conferma che aveva fatto discutere. Era stato l’unico dei manager bocciati dall’Agenas, l’organismo di valutazione, a restare in sella.

La revoca del suo mandato arriva al termine di una giornata frenetica. La motivazione resta top secret. Ieri pomeriggio Rosario aveva ritardato il suo arrivo ad una conferenza stampa. “Sta andando in Procura”, era stata la risposta data ai cronisti che l’attendevano. Poi, il clamoroso annuncio del governatore all’uscita dal Palazzo di giustizia di Palermo: “Abbiamo bloccato la turbativa di un’asta per una mega fornitura di un’azienda sanitaria siciliana”. Crocetta non aveva detto di quale provincia stesse parlando. Aveva giustificato a Livesicilia il suo silenzio “per evitare guai per i nostri dirigenti che sono al lavoro”.

L’Asp coinvolta e’ proprio quella di Palermo. Non a caso al Palazzo di giustizia ieri c’erano pure alcuni dirigenti dell’azienda con sede in via Cusmano. Quella che fino a ieri è stata diretta da Cirignotta. Anzi, lo sarà fino a oggi, giorno in cui dovrebbe ricevere la revoca firmata dall’assessore Lucia Borsellino. Cosa è accaduto? C’è un collegamento fra le due vicende oppure sono indipendenti l’una dall’altra? Il giallo resta e viene alimentato dalle stesse parole di Cirignotta. “Non so niente. Lo sto apprendendo da voi. Cado dalle nuvole”, diceva ieri a chi chiedeva se fosse al corrente di gare a rischio nella sua azienda sanitaria.

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Al termine del vertice nella stanza del procuratore aggiunto Leonardo Agueci, andato avanti fino a sera, il governatore Crocetta, il primo ad andare via, ha aggiunto un particolare che rendeva ancora più inquietante la vicenda: “Ieri sera (lunedi’ ndr) un dirigente dell’azienda sanitaria è stato bloccato e minacciato con un coltello. Gli hanno portato via alcuni documenti che testimoniavano la turbativa. È un fatto senza precedenti che non possiamo tollerare. Abbiamo scoperto una situazione gravissima. La turbativa era ancora in corso. Nel giro di pochi giorni si sarebbe completato l’iter per una gara milionaria. Non potevamo perdere tempo e abbiamo deciso di denunciare tutto alla magistratura”.

Anche su questo Cirignotta era disorientato: “Uno minacciato con un coltello, non so niente. Ma di che sta parlando?”. Da lui siamo venuti a sapere che l’unica grossa gara in corso all’azienda sanitaria di Palermo è quella per la fornitura di pannoloni: “Le commissioni stanno lavorando. E in ogni caso io cosa c’entrerei. Io non so di nulla”. E la revoca? “Le ripeto, non so nulla. Ci deve essere una motivazione. Su due piedi non so proprio che dirle”.

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31 Gennaio 2013, 22:10

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