28 Ottobre 2013, 19:55
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PALERMO – Stamattina Rosario Crocetta festeggerà il suo primo anno da presidente della Regione affrontando in Aula la discussione e la votazione della mozione di sfiducia presentata contro il suo governo dal Movimento 5 Stelle. La discussione sulla mozione, firmata anche da tre deputati regionali della “lista Musumeci” e dal parlamentare del Pdl Marco Falcone, si aprirà a Sala d’Ercole alle 11. Improbabili i colpi di scena: i numeri, infatti, sono dalla parte del presidente della Regione. Crocetta può contare su 46 voti (compreso il suo), cioè il minimo necessario per respingere la sfiducia, che per passare dovrebbe essere approvata dalla maggioranza assoluta dei membri dell’Ars e comporterebbe in quel caso la fine anticipata della legislatura.
Contro la mozione, in aula per la maggioranza interverrà il capogruppo del Partito democratico, Baldo Gucciardi, che più di altri si è speso in questi giorni per trovare la difficile mediazione tra il governo e il partito, che in direzione regionale aveva votato il ritiro dell’appoggio a Crocetta. Voterà contro la sfiducia anche l’Udc, che però insiste sulla necessità di una maggiore sinergia tra il governo e la maggioranza. Con Crocetta anche i gruppi del Megafono, dei Drs e di Articolo 4. Meno scontati, invece, i giochi nell’opposizione. Se da parte di grillini e Lista Musumeci è scontato il voto contro il governo, lo stesso non vale per gli altri gruppi. Il gruppo Pid-Grande Sud ascolterà Crocetta in aula e poi deciderà come votare, ha spiegato oggi il capogruppo Toto Cordaro, parlando di “opposizione responsabile”, una perifrasi che lascia aperta la possibilità di non votare la mozione. Libertà di voto, invece, per i deputati del Pds-Mpa. Il Pdl ha annunciato che riunirà il gruppo parlamentare mezz’ora prima della seduta per decidere una linea comune. Alcuni deputati del Pdl, come Falcone, Pogliese e Assenza, si sono già pronunciati per votare la sfiducia. Ma anche le “colombe” del partito alla fine dovrebbero votare tutti la mozione, che in ogni caso non avrebbe i numeri per passare. Una scelta diversa, infatti, esporrebbe il Pdl politicamente a sospetti e accuse di inciucio e quindi il voto compatto dei berlusconiani sembra al momento anche dentro il Palazzo l’epilogo più probabile.
Prima del voto, Crocetta parlerà in Aula. È facile prevedere che il presidente torni in quella sede a cavalcare il cavallo di battaglia della legalità e delle denunce. Oggi, a un quotidiano locale Crocetta ha anticipato alcuni temi che affronterà in Aula, come la lotta alla corruzione, che a suo dire potrebbe portare risparmi per un miliardo. Ma al di là degli annunci, di cui il governatore è da sempre prodigo, sarà interessante sentire se e come il presidente illustrerà l’attività di governo svolta in questo primo anno dai singoli assessorati. Attività ritenuta tanto insoddisfacente dai suoi ex amici del Movimento 5 Stelle (ricordate la storia del modello Sicilia?) da presentare una mozione di sfiducia.
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28 Ottobre 2013, 19:55