13 Ottobre 2014, 21:22
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PALERMO – La giunta regionale, presieduta da Rosario Crocetta, ha approvato in serata il disegno di legge che attribuisce funzioni e competenze ai Liberi consorzi e alle città metropolitane, istituite con la legge regionale esitata dall’Assemblea siciliana la scorsa primavera. “Il ddl approvato questa sera – dice all’ANSA il governatore Rosario Crocetta – adatta la Delrio al nostro statuto che prevede l’adesione libera e volontaria dei comuni agli enti di area vasta”. Per Crocetta il ddl è simile a quello predisposto dagli uffici della Presidenza dell’Assemblea siciliana e che domani sarà discusso in conferenza dei capigruppo. “Credo che si possa arrivare a una sintesi”, afferma Crocetta.
A dire il vero, stamattina la proposta del governo era stata accolta con freddezza dai sindacati confederali: “Il governo insiste su una riforma sbagliata – hanno dichiarato Cgil, Cisl e Uil – non ci resta che dialogare col parlamento: bisogna applicare in Sicilia la legge Delrio”.
In effetti, il ddl approvato dalla giunta, avrebbe il compito di “completare” una riforma delle Province soltanto iniziata con la norma approvata dall’Ars nel marzo scorso. In quell’occasione, l’Aula aveva solo dato il via libera al passaggio dalle Province ai Liberi consorzi e alle tre città metropolitane, fissando anche le modalità di “trasloco” di un Comune da un vecchio ente al nuovo. Nulla, quella legge, diceva invece sulle funzione che i Liberi consorzi avrebbero svolto, né chiariva i rapporti anche di natura finanziaria con lo Stato centrale. E nulla diceva nemmeno sul futuro del personale
Adesso il ddl c’è. Anche se tutto andrà definito nel corso dell’iter parlamentare. In particolare, le novità rispetto al Delrio sono legate alle peculiarità siciliane. Ai commissari, infatti, verranno dati trenta giorni di tempo per operare uno screening delle società partecipate. Alla fine di questo periodo bisognerà decidere quali chiudere e quali mantenere in vita. Previsto anche il cosiddetto bacino unico dei lavoratori delle ex Province. Altra differenza con la Delrio è legata alla vastità delle aree metropolitane. Mentre a livello nazionale queste hanno l’estensione della Provincia di cui faceva parte il vecchio capoluogo, in Sicilia si è previsto uno “spacchettamento” del territorio, con alcuni Comuni a entrare nell’orbita della città metropolitana, e gli altri a comporre il nuovo libero consorzio.
Ma non solo Province. Dalla giunta arrivano novità sulle società partecipate. D’ora in poi l’ufficio speciale per le liquidazioni gestirà anche tutte le partecipate che non rientrano tra le 11 aziende ritenute strategiche dal governo. Lo ha stabilito questa sera la giunta presieduta da Rosario Crocetta “con l’obiettivo – spiega all’ANSA il governatore – di accelerare le liquidazioni”.
La delibera inoltre recepisce le indicazioni fornite dalla Corte dei Conti alla Regione per fare chiarezza sulla gestione delle partecipate, costate dal 2009 al 2012 oltre 1 miliardo di euro alle casse pubbliche. “Abbiamo affidato all’ufficio speciale compiti dettagliati per giungere a una rapida liquidazione delle società non strategiche”, afferma Crocetta. La giunta ha dato mandato all’assessore di potenziare il personale a disposizione dell’ufficio speciale.
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13 Ottobre 2014, 21:22