04 Aprile 2013, 06:00
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CATANIA – Come Lombardo. Più di Lombardo. Nemmeno l’ex governatore, in fondo, era arrivato a tanto. Promuovere la propria segretaria Michela Stancheris ad assessore è stato il colpo a sorpresa di un Rosario Crocetta quasi compiaciuto nel divulgare la notizia a tutti. E pensare che persino il suo predecessore, stuzzicato sull’argomento, dice di non trovarci nulla di male: “Sapesse quante me ne hanno dette a me sul fatto che nominavo i miei amici ed i miei assessori”, spiega un Raffaele Lombardo per niente stupito. Che poi aggiunge: “Ma sul fatto che Crocetta abbia nominato la sua segretaria, io non esprimo nessun parere. Non ho nulla da dire”.
Beh, un po’ male, però, ci rimane a sapere che è una nomina giudicata “normale”. O no?
“Assolutamente no. Se una persona è in gamba e brava farà certamente bene il suo mestiere. Che l’assessore vada nominato secondo un criterio di fiducia è scontato: l’elezione diretta di un presidente o di un sindaco porta a questo tipo di conseguenze”.
Un po’ però le rode sapere che le sue nomine erano radiografate da tutti.
“Le considerazioni con le critiche che ho ricevuto io, sinceramente non mi coinvolgono e non mi appassionano”.
Dell’azione dell’attuale governo regionale invece cosa mi dice?
“L’operato del governo va giudicato in un vasto arco di tempo. Devo dirle, però, che la cosa che veramente mi impressiona è che Crocetta abbia dato vita ad una sorta di persecuzione nei confronti delle persone che mi sono state legate. Per cui, solo rinnegandomi si riesce ad ottenere considerazione in questo governo”.
Addirittura?
“Si, guardi, lo confermo in toto: solo rinnegandomi si ottiene considerazione. Per cui si assiste a fenomeni di trasformismo e voltagabbanismo da vomito. Mi creda: da vomito. Ma la storia ci insegna che rinnegando si pensa di salvare la pelle. Ed, allora, sono portato a non meravigliarmi nemmeno di questo”.
Ma lei ne ha contezza o la sua è solo una suggestione?
“Guardi, amici miei di altissimo livello e di grandissimo valore più che penalizzati sono stati deportati. E’ gente che, magari, mi è stata pure suggerita dalla parte politica che oggi governa, ed alla quale basta rinnegarmi per salvare la poltrona”.
Sì è domandato il perché? E’ per mettere definitivamente in un angolo Raffaele Lombardo?
“No. E’ semplicemente lo stile delle persone, devo dirle. E’ l’aria che si respira a Palermo. Io credo di non avere perseguitato nessuno e di non avere allettato nessuno con promesse di posti di governo o sottogoverno chiedendogli di cambiar partito”.
Ha seguito le vicende di Zichichi e Battiato? Che idea si è fatto?
“Per quanto riguarda Zichichi, con lui abbiamo parlato non di raggi cosmici ma di nucleare e gli ho detto che ero contrario. In quanto a Battiato, le dico invece che simpatizzo per lui anche perché lo stimo enormemente: mi piacciono da morire quelle che io definisco le sue poesie, non si tratta solo di musica. Ma voglio dire: quello che ha detto con molta franchezza è così lontano dalla realtà? Io non penso si riferisse essenzialmente alle donne. Del resto, con questo sistema elettorale che cosa non si farebbe pur di mantenere un posto in parlamento?”.
Senta ma tornando a dov’eravamo partiti: se fosse ancora Governatore…
“Governatore? La prego di non infierire sennò mi sento male…”.
No, infatti, facciamo solo finta: avesse nominato la sua segretaria ad assessore, che sarebbe accaduto sui giornali?
“Devo dirle che non ho mai avuto questa tentazione, però ho avuto collaboratori di così alto livello, soprattutto donne, che avrebbero fatto benissimo gli assessori: per cui non posso criticare sotto questo punto di vista Crocetta. Di certo, però, avessi fatto come Crocetta, io sarei stato massacrato”.
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04 Aprile 2013, 06:00