02 Maggio 2015, 14:22
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PALERMO – “Stiamo salvando la Sicilia, siamo riusciti a fare una finanziaria salvaguardando la coesione sociale e risanando il bilancio della Regione eliminando privilegi in coerenza con l’azione intrapresa dal dicembre del 2012″. Lo dice il governatore della Sicilia, Rosario Crocetta.
“Non si fugge dalle proprie responsabilità, troppo facile per qualcuno incassare norme della finanziaria e poi scappare dall’aula per arroccarsi sull’Aventino: ma i siciliani non sono stupidi, capiscono bene questi giochetti da vecchia politica”. Cosi il governatore Rosario Crocetta a proposito della scelta del M5s e di quasi l’intero centrodestra di abbandonare sala d’Ercole per non votare la manovra. “Ringrazio – dice – chi ha votato la finanziaria e anche chi pur non condividendola in pieno è rimasto solo in aula consentendo il numero legale”.
“Presto, pensiamo a luglio, arriverà la manovra bis perché c’è necessità di rettificare alcune cose, come ad esempio i contributi alle scuole, ai teatri, misure per il credito agli operatori”. Lo dice all’ANSA il governatore della Sicilia, Rosario Crocetta. “Con la manovra approvata ieri – prosegue – abbiamo riconquistato con lo Stato quel rapporto che era stato messo in discussione dalla politica degli sprechi del passato. L’azione che abbiamo intrapreso ci consente inoltre di avere maggiore credito nei confronti del mondo della finanza e degli investitori con lo scopo di incrementare il Pil”.
“Fatta la finanziaria ora ci concentreremo sul resto dell’agenda, dalle norme per lo sviluppo alla riforma dei Liberi consorzi e della burocrazia per sottrarre i cittadini dagli abusi e accelerare gli investimenti”. Lo dice il governatore Rosario Crocetta. “I cittadini non possono continuare a essere vittime della corruzione e dell’elefantismo burocratico”, aggiunge.
“Mi sembrano veramente paradossali e sconclusionate le dichiarazioni di Crocetta sulla finanziaria rivolte all’opposizione, alla quale bisogna dire solo grazie, avendo avuto il merito di lavorare correggendo tanti errori e concorrendo a costruire una norma quanto più efficace nell’esclusivo interesse della Sicilia”. Così il capogruppo di Forza Italia, Marco Falcone. “Crocetta mente sapendo di mentire – aggiunge – Prima, infatti, aveva detto che questa non era la sua finanziaria e, coerentemente, non aveva preso parte a nessuna delle sedute della commissione bilancio; poi è arrivato in aula quando era stato approvato oltre la metà del testo, creando con la sua presenza un oggettivo rallentamento dei lavori, nell’imbarazzo degli stessi deputati di maggioranza”.
“Nei panni di Crocetta – conclude – sarei meno esultante, se non altro perché la legge di bilancio presenta oltre un miliardo di euro di entrate aleatorie, 450 milioni rimangono congelati, di cui 150 milioni sono le rate di mutuo con la Cassa depositi e prestiti, solo spostate di due anni e quindi sempre sul groppone dei siciliani; vi sono inoltre 40 milioni in meno per i comuni isolani, 85 milioni in meno per i forestali, 15 milioni in meno per i consorzi di bonifica, 10 milioni in meno per le università, gli Ersu, i consorzi universitari e le scuole, a ciò si aggiungono i tagli draconiani, oltre 5 milioni, nei confronti dei teatri e della cultura”. “Peccato – ha concluso il parlamentare forzista – che Crocetta ancora una volta abbia perso una buona occasione per non parlare”.
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02 Maggio 2015, 14:22