05 Luglio 2013, 18:43
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PALERMO- “Ho intenzione di scrivere all’ordine dei giornalisti per acquisire il tesserino, visto che mi scrivo comunicati”. Così il governatore della Sicilia Rosario Crocetta conversando con i giornalisti a Palazzo D’ Orleans sulle polemiche legate all’Ufficio stampa della Presidenza della Regione siciliana. Ieri la Procura di Palermo ha aperto un’inchiesta sull’invio ripetuto e sistematico di comunicati stampa da parte di Crocetta, e degli assessori della sua giunta. “Visto che riconoscono che sono giornalista mi rilascino la tessera e risolviamo il problema – ha aggiunto -. Ma quale abusivo? Io posso esprimere il mio pensiero anche se avessi un ufficio stampa di 100 persone, perché nessuno mi potrà privare della corrispondenza ai giornali”.
“Posso chiamare un’agenzia di stampa e dire mi lancia questa notizia? – ha detto – Lo posso fare. Lo può fare qualsiasi cittadino, perché non posso farlo io? Se mando una email ho pubblicato una notizia, mica ho fatto un giornale e pubblicato sul mio giornale… Non può configurarsi quel tipo di reato”. “E’ arrogante e pericoloso dal punto di vista democratico – ha affermato – sostenere che la comunicazione del cittadino deva avvenire in modo mediato”.
Poi il governatore rispondendo ai giornalisti che chiedevano quando costituirà il nuovo ufficio stampa ha risposto: “intanto quest’anno ho risparmiato un milione e mezzo di euro, contrariamente a quello che dicono e cioé che ne spendo di più. C’erano giornalisti che facevano 15 comunicati l’anno, io ne faccio 15 al giorno…”. “Certo che si farà l’ufficio stampa – ha aggiunto-, è una questione di giorni, di ore”.
La replica dell’Ordine
“Visto che finora ha ignorato l’Ordine dei giornalisti, che da sette mesi cerca invano di avere un contatto con lui, se veramente Crocetta ci chiedesse di iscriverlo saremmo ben lieti di ricevere la sua istanza: ritengo anzi che il presidente della Regione potrebbe chiedere non il tesserino da pubblicista, ma quello da professionista, visto che ritiene di poter esercitare l’attività giornalistica praticamente a tempo pieno”. Lo dice in una nota il presidente del’ordine dei giornalisti di Sicilia Riccardo Arena.
“Per i principi democratici – aggiunge – non è pericoloso che un ente rappresentativo della categoria tuteli le prerogative dei giornalisti e cerchi di far rispettare le regole, ma che un politico ritenga di essere al di sopra della legge e di potersi occupare da sé dell’informazione proveniente dall’istituzione che rappresenta. Crocetta rimane libero di esprimere il proprio pensiero e di chiamare tutte le agenzie di stampa che ritiene. Se però deve fornire notizie che riguardano l’istituzione è obbligato a seguire le regole di professionalità e di rispetto della par condicio, per legge affidate all’ufficio stampa, che non è suo personale, ma della Regione. Se la legge non gli piace, non gli resta che farla cambiare, piuttosto che continuare a violarla”.
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05 Luglio 2013, 18:43